CORSO UFFICIALI

Vallisella: corso ufficiali

6 Aprile 1917, Vallisella, Venerdì Santo

C.ma Teresa,

quando la presente ti arriverà, la leggerai. Dico così perché mi trovo in un posto dove il servizio di posta è così lungo che non c’è da contarci sopra. Dal 1° aprile sono al corso allievi Ufficiali, non so se lo continuerò fino alla fine, causa sempre il solito vecchio motivo: questa mi dispiacerebbe, anche perché difficilmente potrei ritrovare ancora il mio posto di prima libero. Speriamo bene, ad ogni modo. – Però rimpiango amaramente le cenette che si facevano con gli amici! Se non avessi ancora qualche soldo, la vedrei molto alla lunga con il rancio che si mangia qui! C’è appena il sufficiente per qualche bambino di quattro anni! Quello poi che non riesco a capire è che ci abbiano mandati a fare il corso sotto il tiro dell’artiglieria nemica. Cose dell’altro mondo! Va bene che gli Austriaci non sanno che in questo posto ci siano degli uomini, ma se imprudentemente qualcuno dovesse lasciarsi scorgere….. si passerebbe un brutto quarto d’ora, ma speriamo bene anche per questo. La salute va benone: come già ti dissi, la tosse è completamente sparita, e voi come state? Qui è già dal primo del mese che piove quasi sempre, e costi? Forse mai come in questa settimana il mio pensiero si rivolge al vecchio paese! Ed alle Pasque passate! Ma passerà bene anche questa! Dalla lettera tua in data 30.3 capisco che (fino a quel giorno) non devi avere ricevute due mie lettere scritte ancora da S.Maria, nella prima delle quali ti avvertivo che avevo mandato un pacco di biancheria indirizzandolo a Bepi presso Nardi a Vicenza, l’hai ricevuto? Ti promettevo anche del sapone; ma causa la partenza non ho avuta occasione di acquistarlo. Quando mi scriverai mandami dei francoboli da 5 perché qui non se ne trovano assolutamente, e le cartoline non possono partire se non sono affrancate. L’altro giorno a Udine ho comperato della canfora, perché la prima era già tutta sparita: però l,effetto è buonissimo: di fatti sono ancora pulitissimo, cosi pure ho fatto delle altre spese, ed ora mi trovo quasi ai minimi termini, sicché se puoi…. A corso finito poi ti rimborserò. Parrebbe anzi che a corso finito ci fossero qualche 8 giorni di licenza: il che, se tutto va bene, sarà verso i primi di giugno. = Ti scrivo stando in scuola, che vedessi che bella scuola! Altro che quelle di Brendola! E’ tutta in legno: con posti comodissimi per 150 bambini di 30 anni! Termino perché non ho più posto per stavolta, appena in possesso di tue ti scriverò. Baci alla mamma a te e saluti a tutti. Hai visto il mio Reggimento da quelle parti? Scrivi all’indirizzo – Corso Allievi Uff.li 8° corpo d’Armata Z.G.ra, (però non impostare a Brendola possibilmente)

19 Aprile 1917, Vallisella

C.ma Teresa,

ho ricevuto lunedì la tua lettera del 14 corrente: insieme ho avuta una cartolina da Bepi e da Fusari; stamattina una lettera dalla Dal Molin e una cartolina da Beltrame. Dal Molin mi dice di scriverti come stò: quando avrai occasione di vederla dille pure che stò abbastanza bene: la tosse era sparita, poi mi è ritornata: ora l’ho ancora, un po debole, ma c’è. Certo se fossi rimasto in compagnia sarebbe stato molto ma molto meglio, ma l’ho fatto un poco anche per voi: e solo per questo mi sforzo a rimanerci, se non mi manderanno via per quell’altro affare! Ad ogni modo fin’ora non c’è niente di nuovo. Qui piove quasi di continuo, sicché siamo sempre in mezzo al fango. Al rancio hanno apportato un po’ di miglioramento, ma va e viene come le nuvole. Per tutto poi si sta male: al Reggimento non c’è neppur l’ombra della disciplina, che ci fanno tenere qui! E si che il mio Reggimento è uno dei due che hanno la disciplina più rigorosa! Il male si è perché vi sono in mezzo dei graduati che sono affatto ignoranti di tutto e hanno tanta superbia da far venire voglia di caricare il fucile…… se lo avessimo!…. Però pazienza! 19 giorni sono già passati: se resterò qui fino alla fine, ne ho ancora 41: poi, se non prima, spero di ritornare fra i granatieri. Sapevo che si trovavano vicino a Padova. Lo sapevo perché i miei compagni mi avevano scritto. Credo che se guardi bene sulla carta che mi hai detto troverai bene MOSSA. Vallisella è (almeno doveva essere quando c’erano gli austriaci) una proprietà privata: (come da noi il roccolo di Piovene o le spesse). Difatti la posizione somiglia in tutto alle nostre spesse: solo invece di piante di castagna qui sono tutte mandole, ciliegi e pesche. A metà valle ci sono le baracche, dietro la collina la stazione ( cioè il posto dove era ) di Mossa e il paese è distante circa mezzo km.. Passando la ferrovia verso Cormons a circa due Km. si è a S.Lorenzo, a 6 Km. c’è Gorizia e poco più in la (anzi in linea d’aria, meno ) il signor nemico!
Ogni tanto si sente passare alto qualche TAN tedesco che va a scoppiare chi sa dove. Noi non ci si bada ( ne abbiamo passate tante ) ma ci sono qui di quelli che dal principio della guerra stavano a farla negli ospedali…..molto indietro, e poveretti!….credono che ogni granata debba finire sulla loro testa! Noi si ride come matti ! Ce né uno specialmente che è molto buffo! Grasso forse più di Tonin Pillon e piccolo come Berto (suo fratello) porta gli occhiali e ha gli stessi movimenti del famoso D. Francesco. Se tu vedessi all’ora della ginnastica! Le son cose da morir da ridere! Arrampicarsi su per un palo!..( del resto l’unico esercizio che io sia capace di fare ) salta alto appena 20 cm. da terra, quando non si inciampa e cade! Siccome è poco che è qui, non ho ancora avuto la comodità di parlargli bene. Però credo certo che sia un prete: fatto sta che è buffo più di quanto occorra.
Riguardo di ritornare al mio Reggimento a corso finito: non so: al mio sarà molto difficile: forse al 1° (che è lo stesso ) se non dovessi andare nei Granatieri e volessero per forza mettermi in Fanteria, farò domanda di passare al 79° Regg.to, assieme a mio fratello Scipione però spero di ritornare fra i miei. Procura di scrivere con un po’ di più sollecitudine. Come sta la mamma? Ringrazia la Carlotta della sua cartolina e salutala: cosi pure saluta tutti.

Baci affettuosi a mamma e a tè. Aff.mo Gino

28 Aprile 1917, Vallisella

C.ma Teresa,

ho ricevuto stamattina il tuo biglietto del 21 impostato a Vicenza il 22. Un poco di ritardo lo fa anche la posta, ma buona parte è dovuta alla tua pigrizia. Novità? Nessuna di importante…..Qui tutto procede bene, fin’ora ci hanno fatto delle aggiunte…. Per esempio.-. alla scuola – al refettorio e dormitori hanno aggiunta una baracca oratorio in cui si celebra la Messa ogni festa. Di più è arrivata una macchina cinematografica, e tre giorni per settimana avremo il cinematografo. Solo che per questo divertimento mancherà il tempo, forse. Difatti: alle 6 sveglia alle 6 e mezza si va alla istruzione in un prato e si corre fino alle 10,30 alle 10,3/4 il rancio fino alle 11,1/4 poi pulizia, alle 12 a studio: dalle 1 alle 4 scuola, 4-5 studio, 5-6 ginnastica – 6 rancio alle 7 rivista! Poi libertà fino alle 9, alle 9 si va a letto. Una bella giornata, come vedi! Le materie da studiare sono tante che ci vorrebbe un’anno per imparare un po’ di tutto! Difatti a Modena il corso dura quasi due anni, noi invece dobbiamo farlo in due mesi, figurati che razza di ufficiali andranno fuori (quelli che saranno promossi!) E’ il vero sistema di incretinire la gente. Me però, non inbecilliranno, perché alla più disperata, tornerò dove ero prima. Anche qui da qualche giorno il cannone tuona e i proiettili fischiano e urlano, aereoplani poi non ti dico: Austriaci e italiani che si corrono dietro come farfalle. Martedì scorso i nostri ne buttarono giù tre di austriaci, ed uno anzi è caduto vicino a noi. C’era l’osservatore morto da una pallottola di mitragliatrice, e il pilota ferito grave: però è riuscito ad atterrare senza rompere l’aereoplano e quel che è più, senza ammazzarsi. Si dice (e certo lo si capisce) che fra giorni,(pochissimi) vi sarà una azione, cioè una avanzata (se potranno avanzare) certo che,almeno qui, sara un affare molto in grande, perchè non ricordo di aver mai visto nei posti dove fin’ora sono stato, tanti reggimenti, tanti cannoni e tanta munizione come vedo passare da qui per le linee di combattimento. Speriamo che l’azione possa andare bene, e tanto bene: così potrà essere un buon passo verso la pace. Un tentativo di avanzata ci dovrà essere anche verso le nostre parti, tanto vero che c’è il mio Reggimento. Dove ci sono i Granatieri vuol dire che il passo è più cattivo da fare! Questo lo so per esperienza, e lo sanno tutti.

Non credo che Berto Pezzato sia in questi dintorni; sempre che non abbia cambiato reggimento. Il reggimento al quale era dal principio è andato verso Asiago: e ad Asiago non arriva l’Isonzo! Ci sarà venuto a lavarsi prima del primo aprile; perché da quell’epoca il suo Regg.to come ti dico è andato via di qui. Domenica scorsa volevo andare a trovare Bepi Chiarello; ma stante l’orario molto ristretto, non mi fu possibile. E’ distante da me solo 6 Km. ma in tre ore è difficile andare, fermarsi e tornare senza pericolo di non fare ritardo! Scipione à scritto anche a me di star benone e di avere molto lavoro. Riguardo alle carte di cui ti parlavo, fin’ora non c’è nulla di nuovo: e se non arrivassero molto presto, addio patria! Credo che per la fine di maggio saremo via tutti da qui! E forse avremo anche qualche giorno di licenza. Insieme a me c’è il figlio del veterinario di Montorso (cioè:figlio di quello che medica i maiali) e che è maestro a Recoaro. Un certo Dall’Alba – chierico – di Thiene e un tale Andreoli di Vicenza: sicché, specialmente con il primo, siamo sempre in compagnia. La salute è buonissima ora: la tosse è tornata ad andare via del tutto: speriamo che non torni neanche più. Il posto dove mi trovo dai primi giorni ad ora è cambiato come dal giorno alla notte. Prima sempre pioggia e nebbia, ora le giornate sono splendide e la nostra vallata è tutta ridotta a giardino. Con le sue stradicciole e gradinate e seminati fiori dappertutto: in più hanno impiantate un’infinità di ortaggi: patate, fagioli, sedano ecc. Vi è poi una quantità enorme di piante di pesco, ciliegie, mele, pere, mandorle, ecc. tutte in fiore, ma tante che non ve ne sono neanche nella terra della Piovene, peccato che quando i frutti saranno maturi noi saremo via. Vi sono poi circa 150 soldati che bruscano e arano con i buoi nei campi vicini. Ogni tanto qualche granata li fa un po’ scappare…. Ma poi ritornano subito. Quel tale grasso come Ciolo del quale ti ho parlato l’ultima volta è un frate (non ancora da messa) però, ti dico la verità che, se quello li andrà a casa, se ritornerà in convento sarà bravo! Perché qui è tormentato in modo straordinario. Tutti i discorsi più sporchi vengono fatti solo quando e dove c,è lui (non da me però.) Gliene fanno di tutti i colori, ma dico la verità che è buffo per dieci. E costì che novità? Ci sono soldati? Ci sono dei nuovi morti? Non mi dici mai nulla nelle tue lettere! Per stavolta basta: baciami tanto la mamma e saluta tutti gli amici, tieni d’occhio le dalie e le ortensie. Come va con le bollette? Guarda che questo mese ne hà trenta e che lunedì è l’ultimo! Salutami anche Crestano

Baci e saluti a tè, aff.mo Gino

Dimenticavo di dirti che non si prende più cinquina, perché i denari siamo costretti a lasciarli giù, per poter avere un rancio mangiabile! Capisci? Io lascio 0.65 al giorno ed i sergenti 2.88.e 3.88. ti pare? Baci e saluti Gino

6 Maggio 1917, Vallisella, ore 8

C:ma Teresa,

oggi è domenica: non avendo da attendere alla istruzione esterna approfitto dei dieci minuti per scriverti. Prima cosa: stò benissimo: la tosse è sparita, e credo, definitivamente. Si capisce ch’erano disturbi invernali: ora essendo la stagione buonissima, e con la stagione il caldo, il mio stomaco si rimette al buono. Spero che anche la mamma e te starete bene.
Ho ricevuto il tuo biglietto nel quale parli dello…..scoppio di Mantova: senti…. Io non nego che sia vero: ma io non credo. Ho sottomano casi giornalieri che mi inducono a credere che il trambusto da voi udito non debba essere stato prodotto dallo scoppio di proiettili, ed a Mantova (o Modena) specialmente: ad ogni modo è passata e buona notte. Se tutte le volte che io sento scoppiare qualche proiettile dovessi….. far a meno di dormire…. Starei ben fresco! Il corso prosegue bene, ma hanno una furia matta di farcelo terminare! Tanto vero che quelli che hanno titoli di studio (ginnasio VIII) e università vanno via da qui il 15 prossimo: noialtri, forse, prima o verso il 30 (al massimo). Spero poi di passare non aspirante, ma Sottotenente della territoriale per il fatto che sono di 3° categoria e c’è una legge che lo prescrive, del resto è tutt’uno! Ora qui si comincia a star bene. Invece di istruzioni in piazza d’armi, abbiamo libertà per studiare: sicché si va nei boschi vicini e si passano delle buone ore all’ombra: mi sono accorto poi di una cosa carissima! Questi boschetti sono pieni, pieni di mughetti, ce ne sono tanti che sono fitti come l’erba di un prato e spandono un profumo straordinario. Peccato non poterne cavare e mandare a casa! Ma quando sarà la pace!…..la strada la conosco, ormai! – Poi abbiamo due ore dopopranzo per dormire.

Ormai è prossima l’offensiva qui, si crede anzi che noi (siccome qui la maggior parte non hanno mai visto ne trincee ne manco altro perché tutti di sanità ed automobilisti) si andrà ad assistere all’avanzata stando naturalmente, in posizione lontana e coperta. Io ne sarei contentissimo perché sono spettacoli che difficilmente si vedono! E non vedo l’ora che avvenga perché sono convinto che in seguito a questo colpo le cose debbano cambiare e molto in presto. Ore 14- con la posta delle 11 di stamattina ho ricevuto il tuo vaglia di 10 lire: ringrazio tanto la mamma e te, per ora non spedirmene più: se la va bene per la fine del mese ne manderò io a casa:- Altra novità: ricevo nuove dalla mia compagnia, sono partiti da Camposampiero per andare…..sul Carso di nuovo.

Pareva impossibile a me che dovessero andare ad Asiago! I granatieri, disgraziatamente per loro, sono sempre dove l’osso da rodere è più duro, dove il pericolo è più grande. Per il Reggimento è un brutto cambio: per me è più facile il poter ritornare, non al 2° ma al 1° che è la stessa cosa, purchè non vada a monte la licenza.

Questa seconda parte la scrivo stando in un campo dove siamo venuti tutti (quasi 170) a fare dei rilievi di topografia: cioè a studiare il modo di disegnare le strade, i campi, i monti ecc. Tenete i bachi quest’anno? Quanta foglia qui che va per niente! Tutti i campi hanno dei filari immensi di gelsi: l’oppio e gli altri alberi sono rari nei campi, ho invece qui un bosco tutto di rovere, sono piante che ci vogliono due di noi per abbracciarle, poi molti boschi di cassia, anche queste grosse ed altissime: innumerevoli poi le piante di ciliegie, pomi, pere, mandorle. Ora starò bene attento se in tutti questi Reggimenti che sono qui mi riuscirà a trovare qualcuno di Brendola.

Stasera aspetto Bepi Chiarello e se viene lo accompagno al nostro cinematografo. Martedì forse andrò a Cormons a comperarmi delle calze, perché mi son preso senza. A proposito, hai ricevuto il secondo pacco? Mi scrive il mio amico al quale l’avevo dato, di averlo consegnato a quello stesso che depositò il primo a Vicenza da Nardi: ora non so se questo secondo l’abbia lasciato a Vicenza o se lo abbia portato intanto a casa sua. Prega Bepi ad informarsi quando va a Vicenza. Il Reggimento dove si trova il figlio di Bepi Cunico (zepe) è andato in trincea ieri perché deve prendere parte all’avanzata: non so se lui sia in linea, ma credo di no.Se puoi mandami l’indirizzo di Marco Bertacco, che se caso mai trovo il reggimento suo, potrò domandare di lui: e di Bastian sai niente? E Oreste Bolzon? Cosa si e messo a fare, L’aviatore?
Scipione mi scrive quasi ogni due giorni, dice di star benone, di aver molto lavoro ecc.. Anzi mi à mandato 10 lire dicendo di averne pronte delle altre! Beato lui.
Ho fatto delle fotografie di questi posti che ti manderò appena potrò stamparle: vedrai che palazzi!
Salutami l’Arciprete quando lo vedi e digli che appena avrò tempo gli scriverò. Così pure salutami tutti i parenti e conoscenti e le maestre ecc. e speriamo che con questo colpo che si farà a giorni, la pace faccia non un passo avanti, ma un salto con la pertica.

Baci affettuosi alla mamma e a tè

Gino

Baci alla Gina, se puoi mandami l’indirizzo di qualche soldato che credi che io conosca, mandalo pure.

14 Maggio 1917, Vallisella

Cara Teresa,

ho ricevuta la tua lettera del giorno 8 – una cartolina illustrata da Vicenza e ….una multata. Cosa ti viene in mente di adoperare cartoline in franchigia? Non sai che sono fatte solo per i militari? Così per due righe mi toccò buttar via dei denari inutilmente, e con pericolo di ricevere delle osservazioni! Sono certo che tu lo hai fatto per distrazione e l’hai creduta una cartolina postale: per stavolta passi! Siamo già alla metà di maggio, oggi una ventina di colleghi (muniti di studi superiori, come avvocati, ecc.) danno gli esami e domattina partiranno da qui con 5 giorni di licenza. Sicché spero che se tutto continuerà bene per il primo giugno sarò a casa per qualche giorno. Ieri il nostro colonnello ci avvertì che, stante la assidua e ottima condotta dei granatieri durante questo corso, aveva scritto al comando supremo per potere alla promozione darci tutti alla nostra brigata. Sicché anche per questo spero bene, Certo che molto dipenderà dall’esito dell’azione già cominciata. Ieri (domenica) avemmo una visita eccezionale: S.M. il RE, con il suo seguito, il quale è venuto ad assistere all’avanzata stando sulla collina dove sono piantate le nostre baracche, è venuto a trovarci in scuola e parlò quasi con tutti. A me domandò nome e cognome, paese, se ho papà e mamma ecc. (e in genere a tutti così) oggi e ritornato al posto di osservazione ed è ancora lì.

Il bombardamento è cominciato già da due giorni e mentre ti scrivo stà per raggiungere una intensità terribile! La terra trema come vi fosse un terremoto continuo: la mia testa ne è tutta intronata (tanto che ieri sera ho dovuto prendere del piramidone) la pianura e i monti battuti dal fuoco dei nostri cannoni è tutta sparita in una densa nube di fumo, così che è impossibile vedere niente: Aereoplani poi, non ti dico quanti! Da due sere ogni notte fa un po’ di pioggia: credo certo che sia la forza del bombardamento che sconvolga la temperatura: E i Sig.ri Tedeschi ? Chissà cosa penseranno! Si sono già fatti dei prigionieri (certo scappati di qua per evitare la morte) e si crede che oggi ci sarà l’avanzata delle nostre fanterie e…..Granatieri ! e speriamo che avanzino bene e molto, ma speriamo anche che la nostra presente azione, oltre che portarci avanti materialmente, ci porti anche (e molto avanti) moralmente, in modo di poter vedere presto la fine.

Da diversi giorni vado, quasi ogni sera, a Farra a trovare il cugino Bepi Chiarello: è distante da quì mezzora di strada (tanto come da casa nostra a strabusene) stà benone e mi prega di salutare tanto la mamma e te. Venerdi scorso mi preparò la polenta con baccalà fritto. Ogni sera poi mi fa trovare pronto il caffè. Domenica (ieri) mattina alle 10 venne il solito cappellano a celebrare la Messa: però la si cantò con accompagnamento di armonium,(portato qui 15 giorni fa da Gorizia). A proposito: hai ricevuto il pacco e la mia lettera nella quale te ne parlavo? Scipione mi scrive ogni due giorni e dice di stare benone. E voi? E le maestre?

Per il momento lascio. Bacioni tanti alla mamma e salutami tutti. Baci e saluti a te Gino

19 Maggio 1917, Vallisella

C.ma Teresa,
mi dispiace di scriverti stavolta, perché devo procurare a mamma ed a te un disturbo: però è l’ultimo. Quale?
Mi occorre un po’ di denaro: e ti spiego il perché.
Anzitutto appena promosso dovrò vestirmi: il Regg.to mi da solo la stoffa, per così dire; il vestito dovrò farmelo da me, poi occorre il berretto e poi un po’ di scorta per mangiare e per dormire. E’ una cosa dura, ma non posso cavarmela. Con la nomina a sottotenente si viene a prendere circa 300 franchi di < entrata in campagna > però ci verranno pagati al Regg.to dove si sarà destinati, ed anche quì qualche volta fanno aspettare un 10 – 15 giorni: ed intanto ce ne vogliono! Inoltre se mi riesce di venire a casa dovrò pagarmi il viaggio e tante altre piccole cose, come ti dico le 300 lire sono sicure ma bisogna avere pazienza di aspettare. Di questo puoi informarti dalla Sig.ra Dalla Valle. Certo che poi te le restituirò: anzi la mamma potrà far calcolo su almeno 100 franchi al mese. Dunque aspetto senz’altro: più che potete e magari per telegrafo, perché si tratta di pochissimo tempo, forse 5 giorni da oggi. Ieri è arrivato un telegramma dal comando supremo ordinando che gli aspiranti dei Granatieri siano mandati poi alla brigata stessa. Sicché io andrei al 1° Granatieri e precisamente, si crede, al battaglione di marcia che si trova da quasi tre mesi a Pordenone.

In quanto alla licenza non si sa nulla, ma si spera di poterla avere. Ieri mattina mi sentivo i miei soliti disturbi di petto, e sapendo che qui al comando del corpo di armata ci sono dei medici come si deve, sono andato a farmi visitare. Ho trovato un Capitano il quale fattomi spogliare nudo mi esaminò per quasi mezzora, poi senza che io domandassi nulla mi diede tre giorni di assoluto riposo : né lavorare, né camminare, né andar a scuola, né leggere, né niente! Passati i tre giorni, mi disse di ritornare che mi avrebbe visitato di nuovo assieme ad un altro ufficiale (superiore) medico.
Chissà che mi trovino inabile alle fatiche di guerra e mi mandino al Deposito a Parma, od a Roma? (giacchè il 1° Granatieri è a Roma) sarebbe la fortuna più grande, specialmente andandovi come ufficiale.
Per stavolta basta così. Rinnovo la preghiera che ti ò fatto in principio, assicura la mamma che certo è l’ultima volta però ti raccomando di sollecitare e di essere abbondantissima, perché le spese saranno diverse

Baci e saluti affettuosi alla mamma ed a te Gino

 

Atterraggio di fortuna