AL FRONTE DOPO IL CORSO UFFICIALI NELL’ANNO 1917

Zoppola: ricevimento dei Conti

16 Giugno 1917, Zoppola

Cara Teresa,

non ti ho mai scritto prima di ora perché ne avevo molto poca volontà. Da 8 giorni che mi trovo in Compagnia stò benissimo sia di salute sia per il resto. Siamo sempre a Zoppola piccolo paesetto fra Pordenone e Casarsa: qui si fa la vita dei buoni signori. Ci si alza alle 5 per andare a fare istruzione fino alle 9, alle 10,1/4 la truppa ha il rancio: noi si ha la mensa alle 11,30 e si mangia discretamente bene: poi non si fa più nulla fino all’ora della cena che è alle 7 e mezza, sicchè se ne approfitta per fare delle dormite enormi. Dopo cena si è liberi di andare dove più piace. Tutto questo quando non si è di giornata, il che capita ogni 4 giorni, che allora dalle 2 alle 4 si deve fare la morale alla Compagnia, assieme alla distribuzione del rancio e del caffè e in generale sorvegliare a tutto il servizio della compagnia. Sicchè la vita passa tranquillamente. Giovedì scorso avemmo (tutti gli ufficiali del battaglione) un ricevimento nel giardino del castello dei Conti Zoppola, c’erano una trentina fra signore e signorine per la più bella delle quali non avrei dato un piatto di pasta asciutta. Si passò una buona mezza giornata e finale ne fù il condono di pena a tutti i soldati del battaglione puniti di prigione e di consegna. Ieri fui a trovare il fratello dell’Anita, Alberto, che mi prega di salutare lei e voi, egli stà benone (domenica) ritorno da lui per vedere i Dirigibili. Per quanto tempo si rimanga qui, non si sa nulla. Solo si sa che i reggimenti hanno avuti rinforzi direttamente dai depositi di ROMA e di Parma….. e noi siamo sempre qui, sicché speriamo di rimanerci ancora a lungo magari ad vitam eternam. La mensa è buonissima, e non si paga a quota fissa, bensì a spesa giornaliera: in modo che ne risulta un pagamento di circa 3 franchi e mezzo al giorno.

E mamma come stà? E tu? Dacché sono qui non ho ancora ricevuto niente da voi. E neppure Scipione mi ha ancora scritto. Sull’indirizzo scrivi pure Gino Zimello Aspirante – 1° Granatieri 6° Compagnia Battaglione di marcia Zoppola – Udine.

Per ora tanti baci e saluti alla mamma ed a te, saluti alle maestre e a te. Aff.mo Gino

23 Giugno 1917, Zoppola

Cara Teresa, stamattina ho ricevuto la tua in data di ieri, ed insieme una cartolina del 2°. = sento con piacere che mamma e tu state bene, io pure stò benissimo, e parimenti Scipione mi scrive di star bene, anche qui fa un caldo da africa.

Domattina però ce ne andiamo da Zoppola: non so ancora di preciso dove si andrà a finirla ma pare dalle parti di Portogruaro. Mi dispiace di cambiare solo per dover abbandonare il buon letto che avevo trovato qui. Nell’ultima mia mi sono dimenticato di dirti l’esito del ritorno da Brendola a qui. Dunque: a Tavernelle ho dovuto aspettare quasi due ore che il treno aveva di ritardo. Nel frattempo speravo di andare a Vicenza con qualche camions ma non ne passarono. Sicchè proseguendo col treno fino a Mestre avrei dovuto aspettare altre due ore per arrivare poi da Bepi alle una di notte, cosa che non era naturale. Sicchè dovetti dormire a Vicenza e ripartii alla mattina seguente giungendo qui per la via di Casarsa verso le nove di mattina. Il budino era discreto ma tutto in polenta e senza nessuna forma. Ieri t’ho spedito quel libro di musica che mi ero portato via da casa. Dille alla mamma che a fine mese comincerò a mandarle anche dei denari. Anche qui i bozzoli sono venduti a prezzi molto alti: dalle 7,65 alle 9,50 lire al Kg., stamattina poi furono vendute a 10,25.

Da dove arriverò ti scriverò subito: intanto, se mai conserva lo stesso indirizzo ma senza il paese. Ieri sono andato a salutare Alberto: oggi anzi verrà qui lui, stà benone e mi prega di salutare voi e sua sorella, anche per parte mia saluta tutti, baci affettuosi alla mamma ed a te. Se posso procurerò di avere 36 ore di permesso per fare una scappata a casa. Ciao Gino

3 Luglio 1917, zona di guerra

C.ma Teresa,

dacchè siamo partiti da Zoppola non t’ho più scritto sia per mancanza di tempo sia per poco buona volontà. Mi trovo ora in un piccolo paese dove ho trovati molti dei vecchi Regg.to e pochissimi della mia vecchia compagnia. L’avanzata dello scorso maggio ha lasciato nella mia compagnia dei vuoti non indifferenti: però, per fortuna non tanti morti. Solo che fra i pochi è rimasto anche il

Il Carso

mio amico Trevisan di Caldogno, quello che doveva venire costì nello scorso inverno. Pace all’anima sua! Ieri sono stato nel paesetto dove ho passato lo scorso Natale e fine d’anno, sono lontano appena 2 Km. Qui non si fa quasi nulla. Il Reggimento è in trincea da quasi 8 giorni: pare ci stia per un mese e mezzo circa: però siccome di ufficiali è al completo cosi noi si sta qui sempre in attesa. Mi sono albergato in una trincea dove stò magnificamente, tanto più che mi sono costruita una branda e un materasso: certo non è la stessa , ne il letto di Zoppola, ma per essere qui è anche troppo. Oggi nel dopo pranzo voglio fare una corsa fino a Jalmico e Palmanova, e domani avrei intenzione di andare, sempre in bicicletta s’intende, a trovare Bepi Chiarello tanto da qui a Fara saranno 15-16 Km. Riguardo a danari dì a mamma che non le ho ancora spedito nulla perché non ho ancora ricevuto niente. Le 400 lire di entrata in compagnia non me le hanno ancora pagate. Spero che a giorni potrò riscuoterle. Questo primo mese poi ho dovuto pagare la rivoltella ed anticipare, come deposito, lire 50 alla mensa, sicchè resto con poco. Tuttavia ti spedisco ugualmente un vaglia di lire 70 per i vostri bisogni più urgenti, a me rimane la sufficienza per arrivare all’altro stipendio. Ti raccomando poi di essere un po’ più sollecita a scrivere, perché da quando fui a casa ho ricevuto solo due volte vostre notizie. Scipione stà bene e mi scrive sempre. Qui fa un caldo enorme e da voi? Che novità ci sono a Brendola? Ti prego di farmi sapere qualcosa, hai ricevuto le fotografie di casa e della Gina? Quella fatta alla Signora Carlotta è riuscita malissimo perché ha mossa la testa. Baci e saluti affettuosi alla mamma a te pure saluti e baci Gino

Saluta le maestre i Gaianigo lo zio Doro e tutti gli amici Gino

11 Luglio 1917, zona di guerra

C.ma Teresa,

ti ho scritto diverse volte senza avere da te nessuna risposta. Solo ieri ho ricevuto il tuo biglietto del giorno 4 nel quale mi parli di……Crestan. Se viene qui anche lui meglio: così siamo in uno di più. Però non mi dici se hai ricevuto un mio libro di musica che t’ho spedito da Zoppola, come pure aspetto assicurazione appena avrai ricevute due vaglia uno di lire 70 e uno di lire 300. A fine mese poi te ne spedirò ancora, Come va la salute? Io stò benissimo, partito da Zoppola mi fermai a Ruda fino a ieri. In tutti questi giorni si fece la vita del vero ramingo, da mattina a sera sempre in bicicletta in giro per i paesi tanto per poter passare il tempo e le giornate. Ieri, in quattro, ebbimo l’ordine di portarci nel posto proprio dove lo scorso novembre ho trovato Bastian. Ora ne siamo in viaggio e ti scrivo la presente da Villesse, paese dove mi trovavo anche lo scorso Natale. Credo però che sia per molto poco tempo.

Trincee sul Carso

Giovedì fui a trovare Bastian, anche lui stà benone e mi prega di salutarvi tanto. Avevo l’intenzione di andare durante la corrente settimana a trovare Bepi Fuin, (Squaquara) ma per ora non lo posso più fare: sarà per un’altra volta. Novità da raccontarti non ne ho: a Zoppola si stava molto bene per tutto. A Ruda si stava bene perché non si faceva assolutamente niente, eccetto che girare. Ora vedremo. Pure la scorsa settimana in una delle mie gite ho trovato il maestro Zanetello. (quasi quasi non lo conoscevo più, tanto era malvestito!)

In breve ti scriverò nuovamente, però ti raccomando di avvertirmi appena ricevi i denari.

Per l’indirizzo ora potrai scrivere – 1° Granatieri 2° Battaglione – Zona Guerra – perché la compagnia non la conosco ancora. Mi saluti e baci tanto la mamma, alle maestre, ai Gaianigo, a Doro, a Beltrame ecc. Scrivimi un po’ più spesso, tanti baci e saluti Gino.

16 Luglio 1917, zona di guerra

C.ma Teresa,

volevo scriverti ieri da Ruda ma ci giunse l’ordine di portarci in trincea, sicchè lo faccio ora ed anche come posso. Ti dirò intanto che di salute stò benissimo, credo che si rimarrà quì per pochissimi giorni ancora, essendo che il Reggimento vi si trova da diverso tempo. Pare che da oggi a domani si deva fare un piccolo tentativo di rettifica avanzando della nostra prima linea: vedremo. Al \presente mi trovo in posto relativamente sicuro. Comando una sezione di pistole mitragliatrici, arma che viene impiegata quasi solo per la difensiva. La compagnia invece si trova in seconda linea. Qui fa caldo forte e muoio dal desiderio di poter fare un bel bagno: pensa che sono lontano dal mare meno di 3 Km. e non trovo il modo di poterlo fare!-

Fureria di compagnia

Appena potrò ti scriverò di nuovo. Da Scipione ho notizie quasi ogni giorno, stà benone e mi dice che crede di andare in Grecia….Piuttosto del Carso, meglio la Grecia. Oggi t’ho spedito un vaglia di 100 lire, hai ricevuto gli altri due? Ti prego di farmelo sapere e anche di quest’ultimo.

Salutami tutti e baci alla mamma e a te. Aff.mo Gino

2 Agosto 1917, A Riposo

C.ma Teresa,

ho ricevuto ieri la tua lettera del 26 luglio, stò benissimo , e spero che altrettanto sia di mamma e di te, da Scipione pure ho ricevute anche oggi due cartoline illustrate. Domani ti speditò una fotografia offerta dal Conte Zoppola a tutti gli ufficiali che si trovavano a Zoppola. Siamo ancora a riposo, ma sarà per pochissimi giorni: a fine settimana od ai primi dell’altra deve cominciare l’offensiva che dovrebbe portarci alle porte….. di Trieste!…… Speriamo bene che sia l’ultima e definitiva e che il Padre Eterno ci tenga la mano sulla testa. Non si sa se noi vi prenderemo parte, ma c’è tutta la probabilità. Oggi t’ho spedito da Palmanova un pacco di libri che avevo qui e che avendoli ormai letti, mi ingombrano il posto inutilmente. Se potrò ti manderò qualche altra cosa che ho qui. Hai ricevuto una mia fotografia in cartolina? Fammelo sapere. Domani o dopo ti spedirò un piccolo vaglia: stavolta contentati di poco: in seguito verrà il buono.Per il momento tralascio di scriverti facendo mille saluti a mamma e a te, salutami tutti gli amici, la Sig. Carlotta, Doro, Bella ecc. Baci affettuosi alla mamma e a te. Aff.mo Gino

5 Agosto 1917, Saciletto

C.ma Teresa,

hai ricevuto il pacco che t’ho fatto spedire da Palmanova otto giorni fa? Sono libri che mi ero fatti comprare e che ho letti nell’ultima permanenza in trincea: perché lassù se non si ha qualcosa da leggere sono dolori! Ci sono pure due pelli di zaino austriaco: ne ho delle altre che ti manderò. Oggi con la presente ti mando la fotografia fatta a Zoppola: di coloro che vi sono su, qualcuno è già morto.

Il Carso dopo un bombardamento

Siamo sempre a riposo, ma non si sa per quanto ancora: certo molto poco. L’offensiva è prossimissima e le speranze sono anche buone. Stamattina la Brigata delle Vecchie Guardie sfilò in parata davanti al Duca d’Aosta. Alle 5,30 ci recammo nell’immenso campo di aviazione di Aiello nel quale era stato eretto un altare ornato di bandiere e di fiori. Alle 6 giunse il Duca e tutta l’immensa moltitudine di soldati (quasi ottomila) presentò le armi al suono della marcia Reale. Subito dopo il cappellano militare incominciò la messa. Il Duca l’ascoltò in ginocchio, alla mezza si presentò di nuovo le armi! Se vedessi che spettacoli! Quasi ottomila baionette ferme immobili in un silenzio sepolcrale, ed uno squillar breve di campanello!….Però subito dopo si vide sul lontano cielo delle nuvolette bianche…. Immediatamente un accorrere di soldati del genio…. Un breve ordine….. un rombare di motori…..ed uno dopo l’altro sei cacciatori si alzarono velocissimi e in un attimo sparirono nel cielo incontro all’aereoplano austriaco che voleva forse venire anche lui a vedere la sfilata, e forse….. a portare dei dolci….. Subito dopo la S. Messa il Duca distribuì le medaglie al valore agli Ufficiali e ai Soldati che se la guadagnarono durante l’offensiva del maggio scorso, premettendo alla distribuzione un breve discorso che i giornalisti stenografavano (che potrai leggere nel corriere di domani o dopo –6 o 7 od 8) mentre un apparecchio cinematografico lavorava continuamente a prendere la scena.

Classico però, ma vero: mentre veniva chiamato a prendere la medaglia un tizio (che in realtà non la meritava) improvvisamente poco lontano un asino cominciò a ragliare così forte che fu uno scoppio di risa generale. Viceversa mentre veniva chiamato il nostro cappellano ( certo a caso ) dal campanile di Perteole si elevò un terzo di campane meraviglioso!

A distribuzione finita si eseguì lo sfilamento che riuscì straordinario (come del resto lo sanno fare le rosse guardie.) Finito questo, mentre la truppa tornava all’accantonamento, noi si andava al rinfresco offerto al Duca stesso: Lì ho fatta conoscenza con molti giornalisti del corriere e dell’avvenire e il nostro Generale ci presentò uno ad uno al Duca: del resto tutto ciò da a credere che l’offensiva sarà prossima. Io con le mie pistole vado benissimo e spero sempre bene.

Per ora tralascio, la salute è sempre ottima: al più presto ti manderò un vaglia e un altro pacco, salutami tutti, dimmi anche se hai ricevute delle piccole fotografie ed una cartolina ritratto. Caldi bacioni alla mamma ed a te. Aff.mo Gino

26 Agosto 1917 (Domenica) , zona di guerra

Cara Teresa,

in questi giorni ho avuto diverse lettere tue e da amici, ma mi mancava il tempo per poter rispondere, ed oltre al tempo la comodità. Siamo partiti dal luogo del riposo il 15 notte e ci portammo direttamente in seconda linea, da lì ti ho spedito un vaglia di 100 lire che dalla tua del 22 (ricevuta ieri sera) apprendo che hai ricevuto. Capirai bene che andare in trincea con denaro in tasca è una imprudenza: se per combinazione (che del resto è cosa naturale) si rimane feriti…..non è difficile che ti spoglino anche! In mezzo ai tanti c’è sempre quello!…..

La mattina di Domenica 19 alle 5,30 si cominciò l’avanzata. Il mio Battaglione costituiva la 2° ondata: ma, come sempre succede, oltre che a prendere le più grosse…..dopo mezzora eravamo di primissima.Io col mio piccolo reparto di 30 uomini mi trovai subito fuori di combattimento. Una granata mi amazzò gli uomini di un’arma fracassando l’arma stessa: la seconda arma che maneggiavo io stesso, fu colpita alle canne da una scheggia che le portò via di colpo! Sicchè rimasto senza armi e con soli 2 uomini (perche molti s’erano anche sbandati) mi rifugiai in una caverna, dove trovammo e tenemmo prigionieri alcuni austriaci con una mitragliatrice: due anzi erano feriti gravemente: però dovetti scappare anche da lì perché le granate minacciavano di chiudere l’imboccatura seppellendoci dentro!…..e allora fuori……e avanti e dentro in una seconda caverna.

Cosa strana però: mentre ho sempre visto gli austriaci a sparare con pezzi piccoli, stavolta bombardavano a fior di 305! E forse fu la nostra fortuna, perché è molto più difficile essere colpiti. Difatti, grazie a Dio ebbimo pochissimi morti e pochissimi feriti gravi: invece diversi feriti alle mani e ai piedi da sassate: ma tutte contusioni guaribili in due o tre giorni al massimo. E per questo, purtroppo, ci toccherà andar su di nuovo. Però si spera sempre bene: Mi dispiace che Scipione sia da queste parti: auguriamogli che possa rimanere sempre alle salmerie: ma dovrà già essersi accorto dalle cannonate che qui non è come nel trentino! Ora non avendo io…..più uomini da comandare sono stato chiamato al Comando del Battaglione in qualità di Aiutante Maggiore : stà ora alla mia adesione per rimanervi stabile: forse accetterò. Ieri intanto sono stato a cercare ciclamini e ne tengo un mazzetto. Speriamo però che presto abbia da terminare questa lotta, e che Dio ci aiuti a ritornare sani. Presto to manderò un altro vaglia, ma ti darò anche delle disposizioni speciali; perché ho un debito da soddisfare con paron Toni!…..E come stà la mamma? Delle due fotografie che ti ho mandate una e fatta in piazza a Cervignano l’altra in un viale di Saciletto. Ne ho delle altre splendide nella cassetta: te le manderò al più presto con un pacco che stò confezionando. Hai letti i comunicati dei giorni scorsi? (20-21-22-23-24) se puoi fatti prestare il corriere e potrai vedere i nostri lavori. Per stavolta basta così, baci lunghi e affettuosi alla mamma ed a te. Saluti alle maestre, ai Gaianigo, allo zio Doro, Balbo ecc. Domani se posso vado in cerca di Scipione. Di nuovo baci e saluti affettuosi Gino

17 Settembre 1917, zona di guerra

Cara Teresa,

la presente tanto per dirti che stò benissimo. Siamo sempre sul caro carso. Fin’ora e cioè dal 3 settembre che siamo ritornati su, non ho vista la prima linea che due o tre volte di notte e per brevi istanti. Il mio Battaglione stavolta è di rincalzo, sicchè siamo rimasti qualche po’ indietro: cioè ci permise di mettere il Comando in una galleria profondissima dove bisogna tenere acceso il lume tutto il giorno. Siamo poi sul rovescio di modo che qualunque tiro nemico non fa minimo danno.Siamo dentro in pochissimi: il Maggiore, un Capitano due tenenti medici, il cappellano ed io: più il telefonista ed il portaordini di servizio. Sicché passiamo delle ore abbastanza noiose: il tempo maggiore lo si passa dormendo,su brande fatte da me.
Però gli altri Battaglioni, che sono in linea, sono messi malissimo!
Tanto male che si desidererebbe una avanzata e poi via! Ad ogni buon conto tutto fa credere e sperare che fra pochi giorni (8 o 9) si possa scendere definitivamente a riposo, che non sarà difficile di andar a passare fra Camposampiero e Piombino Dese, come vi si doveva andare il 5 scorso e poi invece ci mandarono un po’ quassù a far…..la cura……ferruginosa! Giacché la censura impedisce che si possa aggiungere qualche piccola fotografia in lettera, mi riservo di mandartene diverse in qualche altro modo. Forse sarebbero piaciute troppo a quell’imbecille che fa la guerra a 100 Km. dal cannone e con le gambe sotto a un tavolo. Basta dirti che un giorno fa ho ricevuto una lettera da Bastian nella quale mi diceva: ho visto il tuo Regg,to a …….. il nome era cancellato. Mi pare che quel zelante cretino poteva ben capire che se il Regg.to era il mio, non era un segreto di stato che un altro lo dicesse a mè che mi ci trovato: ti pare? Mah! E si sbaffano di quei stipendi! E la loro pellaccia d’asino sempre al sicuro! Pazienza! Aspetto di leggere le tue grandi novità! Vedremo che roba ! Credo però che noi ne faremo leggere a Voi presto sui giornali. Speriamo che non sia. Ho scritto oggi anche a Scipione. Se andiamo in giù vedrò di fare una corsa fino da lui. Per il momento ti lascio con tanti baci e saluti per te e per la mamma. Tuo Gino

26 Settembre 1917, Cuccana

C.ma Teresa,

come sempre la salute è magnifica: ora specialmente che siamo a riposo spero che passeranno anche quei piccoli disturbi dei giorni passati. Non posso dire di essere in un bel posto; tutt’altro, siamo in aperta campagna, lontani da tutti e da tutto, tanto che sarà difficile il poterci stare, anzi corre voce che frà qualche giorno, e cioè quando i soldati si saranno lavati, puliti e riposati del più grosso, si debba venire più verso Vicenza. Oggi ho portato a Udine delle corone di rame austriache e ti farò fare un lavoretto che poi ti manderò per ricordo di Selo. Difatti le ho raccolte lì: anzi una mi è venuta sulla testa da lei! Fortuna che avevo l’elmetto! Ho pure raccolti molti altri oggetti per ricordo e fra le altre cose anche… te lo dirò un’altra volta. Ora cercherò il mezzo per farti giungere la roba a casa. Mi è tutta roba cara perché è austriaca e raccolta in posti e in circostanze indimenticabili.

Cuccana

Giorni fa volevo portarmi via un 420 ma poi abbiamo avuto il cambio, e cosi non abbiamo potuto trasportarlo. Peccato! Ieri sono stato mezza giornata con Menego Postin, anche lui sta benissimo e mi prega di salutarvi. Se rimango qui qualche giorno andrò a trovare Bastian, Bortoletto Pierazza e qualche altro. Per Scipione invece è molto difficile, perché è troppo lontano, però lui mi scrive che fra qualche giorno anche loro verranno a riposo. Allora forse sarà facilissimo perché potranno andare al massimo fra Udine e Palmanova: a meno che tornino nel trentino: credo sarà molto facile. Noi invece siamo sempre disgraziati, infatti vedi: abbiamo preso Selo e molto più in la, quasi senza perdite, la fanteria ci da il cambio: appena gli austriaci si sono accorti che noi ce ne eravamo andati, attaccano e riprendono quello che noi avevamo guadagnato. Si ritorna su e senza un colpo di fucile, piano piano si costringono gli austriaci a scappare e noi ritorniamo ancora alle linee già prese. E da intercettazione fatta di fonogrammi austriaci, bisogna sentire che paura hanno! Cose da storie! Del resto devono avere un monte di spie anche ora! Ho visto le lettere dell’ Ingegnere ed ho sentito di Crestan. Già non me ne importa affatto, ma è meglio così. Certo che quando torno a casa, lì non ci stò più. Ho raccolti anche 500 m. di filo che pure ti farò pervenire. Per il momento tralascio: domani o dopo ti scriverò di nuovo e più a lungo: ora sono anche un po’ stanco per i giorni scorsi.

Baciami tanto la mamma: saluta per me le maestre i Gaianigo, Doro, Carlo ecc. e anche l’Arciprete. Baci pure a te Aff.mo Gino

30 Settembre 1917, zona di guerra

C.ma Teresa,

stò benissimo: spero che non vorrai farmi desiderare a lungo vostre notizie.

Baci affettuosi alla mamma e a te. Gino

2 Ottobre 1917, zona di guerra

Salute sempre ottima. Baci e saluti affettuosi, Gino

6 Ottobre 1917, Chiasellis

Cara Teresa,

non ho niente di nuovo da raccontarti. Di salute stò sempre benissimo, e spero che non meno sia della mamma e di te. Credevo e speravo che Scipione mi desse il suo indirizzo per cercare di andarlo a trovare, invece….niente. Ho piacere che Bepi Bisognin sia a casa, così sua mamma sarà più contenta e più tranquilla. Così pure Oreste: chissà che una volta o l’altra possa venirci anch’io. Il più matto è Menotti: può essere certo che lo pizzicano! E se andrà in qualche ospedale, buono: ma se lo mandano in qualche reggimento…Sono dolori anche per loro, se vogliono fare il loro dovere, come lo fanno i nostri.

All’interno di un rifugio

Solo in queste due ultime azioni, noi ne avemmo 5 su 8 di morti. Ad ogni modo se la veda lui. Oggi è la festa del Rosario, dopo pranzo andrò a Palmanova e nel ritorno passo a salutare i due da Brendola. Se non finirà la guerra credo che verrò in licenza, solo vedrò di mettermi d’accordo con Scipione per essere a casa insieme. Intanto domani, perché oggi è chiuso, ti mando un po’ di soldi: e procura che alla mamma non manchi brodo e carne, giacché, dice lei, le fa bene. Così pure ti manderò un piccolo pacco di oggetti rinvenuti.

Hai ricevute nella mia ultima, due fotografie? Te ne unisco una fattami a tradimento da un amico mentre facevo un…..servizio. Però ha sbagliato la misura perché si e messo troppo distante. Salutami le maestre: ho mandata loro qualche cartolina: l’hanno ricevuta? Baci tanti alla mamma e saluti pure ad Oreste, se, come non credo, sarà ancora a casa.

Baci affettuosi e saluti anche a te. Gino