ALCUNI MESSAGGI PERVENUTI AGLI INIZI DELLA PRIGIONIA

9 Ottobre 1917, Brendola

(Cartolina scritta dalla sorella Teresa) all’indirizzo: Sottotenente Gino Zimello – 1° Gran.ri 2° Batt.ne – Aiutante Maggiore – Zona di guerra.
Sempre salute ottima e poca volontà di scrivere, tua Teresa.

13 Ottobre 1917, Brendola

Cartolina postale scritta da una vicina di casa.
Car.mo Gino, prima di tutto faccio le mie congratulazioni per il tuo grado, tu dacché sei soldato hai fatto furori: si capisce che ti sei accaparrato la stima, dei tuoi superiori, con il tuo contegno. Anche i miei fratelli ne godono per questo, essendo che forse sarai meno esposto ai pericoli. Però guarda di fermarti così, altrimenti, ancora un poco che duri la guerra diventerai Generale.
Aspettiamo la Teresa assieme alla Ida, che da questa estate non sono ancora venute, ora abbiamo ricevuto una cartolina, dicendoci che vengono in settimana.
Quando vieni in licenza guarda che ti aspettiamo anche a Costalunga, senza fallo. Spero che continui buona la tua salute, come pure di noi. Avrai sentito di Menotti che è tornato dall’America ed ora deve andare subito sotto le armi.
Scrivi sempre che volentieri riceviamo tue notizie, ricevi i saluti dei miei fratelli e da me distinti, tua Cesira 18.12.1917

Lettera scritta dalla sorella Teresa al campo di concentramento di Gefangeneulager di Crossen A. O. Germania.

Gino mio, Mai come nei giorni scorsi e come ora, sentii così grande l’affetto fraterno che a te mi unisce! Ti dico il vero caro Gino. Che l’angoscia provata nel rimanere 53 giorni assolutamente priva di ogni tua notizia, è stata per mè e per la mamma pure, una prova molto grande che Dio ci ha voluto dare, pazienza! Piuttosto che peggio sopportiamo anche questo. La tua prima cartolina del 13 novembre che noi ricevemmo sabato 15 dicembre: fu per noi una manna, che ci diede un po’ di ristoro in mezzo a tanto dolore, solo assicurandoci della tua salute. La tua seconda del 23 la ricevetti stamane. Intesi quanto mi dici di mandarti; ma purtroppo anche tu saprai che fino a nuovo ordine tutto è stato sospeso per i prigionieri, sia associazione all croce rossa, sia pacchi privati. Vedi dunque che per ora non ti possiamo mandare niente; ma però speriamo che il servizio si riorganizza nuovamente fra non tanto, allora sta certo che quello che si potrà ti manderò senz’altro. Ti dirò dunque che contentissime di saperti sano, ti posso accertare che altrettanto è di noi, anzi la mamma, gli altri anni a questo tempo era raffreddata, o che so io; quest’anno invece dobbiamo dire, Dio ci assiste perché la salute è più buona di prima. In paese, le novità sono le solite. La calma e la quiete ci lascia pensare a voi. Le maestre vanno e vengono come sempre. Scipione è venuto a salutarci, e speriamo verrà nuovamente tra non tanto come ce lo promise. Dei nostri parenti; La zia Maria Bisognin è a Rovigo con la Gina e i piccoli, Beppi è a Melma, Memi Serafin è ancora al suo posto e i suoi piccoli a casa. La zia mi scrive spesso, sempre chiedendomi di te e Scipione. Accertati dunque della nostra salute, stà allegro e calmo, se lo puoi, e a questa mia ti unisco gli auguri migliori per Natale e Capodanno. Pensa Gesù a darti quelle grazie che tu desideri e che io auguro ti dia la benedizione più grande e più forte per tenerti sano e per poterci vedere in breve.
Ti saluto a nome di tutte le maestre, Olga, Ida, Gina tua, Ferrari, Bella, e da me e mamma baci e saluti infiniti. Quando puoi scrivi sempre, ciao Teresa
(ricevuta al campo il 7.1.1918)

24 Dicembre 1917, Brendola

Carissimo Gino, spero avrai ricevuto la mia lettera del 19, nuovamente ti accerto della nostra salute ottima. Appena sarà riordinato il servizio postale ti manderò quanto mi hai chiesto, Scipione sta bene mi scrive spesso, ora si trova in provincia di Piacenza. La massima calma regna nel nostro paese, ogni giorno non facciamo che pensare a te così lontana e specialmente nell’avvicinarsi delle S. Feste non possiamo fare a meno di ricordarti, e ricordare i tempi passati. Spero che anche tu farai il possibile per scriverci. Da te l’’ultima tue fu quella del 23.11 – Sta certo che io ti scriverò spesso. Speriamo che il nuovo anno ci porti presto la pace. Ricevi baci auguri e saluti da me e mamma che sta bene. Tua Teresa
( ricevuta al campo il 23.1.1918)

24 Dicembre 1917, Piacenza

(scritta dal fratello Scipione – Sergente maggiore di Fanteria)
Caro Gino, finalmente ho potuto avere tue notizie e son contento di saperti sano. Non puoi immaginare i giorni brutti che passai nell’attendere tue nuove. Ora son contento e la mamma pure, si è ripacificata. Spero che in questi giorni avrai ricevute nuove da loro. Nei primi giorni di gennaio spero andarle a trovare nuovamente. Come vedi, ora mi trovo a Piacenza e mi trovo benone, ma però spero tornare in breve dove ero prima. Scrivimi presto se puoi e dammi tue nuove. Ricevi tanti e tanti beni da me mamma e Teresa.
Tuo fratello Scipione.
La mia direzione è sempre la solita.
(ricevuta al campo il 18.1.1918 – ore 13)

25 Dicembre 1917, Brendola

Gino carissimo, ti mando il presente foglietto che spero non ti giungerà tanto in ritardo.
Il presente ti accerta della nostra calma, e io della salute che con essa tutti godiamo. Ti saluto e ti bacio affettuosamente con la mamma che sempre ti pensa; Con la certa speranza di vederti nel nuovo anno. Credimi tua Teresa.
(ricevuta al campo il 6.2.1918)