LA CHIAMATA ALLE ARMI

Gino Zimello al centro

27 Maggio 1916, Busseto

Carissima Teresa,

Ho appena ricevuto la tua lettera in data del 23; avevo proprio stabilito di non scrivervi più fino a che non avessi ricevute vostre notizie. Son contento che abbiate incassato tutte le bollette. Ricordati di portare domani il libretto a Crestan e digli che invece di andare a Vicenza domenica ci vada il penultimo del mese; prima perché di domenica non troverà nessuno e poi perché facendo il viaggio potrà fare la lettura dei contatori mese maggio in Altavilla. Ed in riguardo alla paga io non credo potergli dare più di 15 lire al mese. Ne riscuoto 48 io! Dunque 15 a me 15 a voi 15 a lui. Questo diglielo subito; se vorrà di più digli che mi scriva; perché anche stando qui posso provvedere diversamente. Sicché ora raccomandagli di fare le letture a Brendola–Altavilla e di portar su il libretto; ricorda alle maestre di fare i tre prospetti più i due per le rimanenze(distinte versamenti)mettendo anche la bolletta del Comando X° Lancieri) e di spedire il tutto per lettera raccomandata all’Ufficio di Vicenza. Ed ora passiamo a noi. Da Scipione io non ho ricevuta ancora nessuna notizia; anzi gli ho spedito un espresso spero che stavolta mi risponderà. In quanto a me mi trovo abbastanza bene. Non posso dire assolutamente bene, perché si sta troppo in ozio. Puoi vedere? Intanto abbiamo la caserma (per modo di dire) in una magnifica villa; nella mia camerata siamo in 40 giusti e precisamente 22 di Vicenza (provincia) 12 di Padova 1 di Roma, 1 di Lecco, 4 di Milano. Il sergente e i caporali tutti di Vicenza, tutti poi delle classi 86-87-88. In quaranta hanno lasciato a casa 77 figli. Si dorme con lenzuola coperte e materasso, di paglia si, ma buono. La sveglia è alle 6: alle 6 e ½ fino alle 9 si fa un po’ di istruzione passo e qualche altra piccola esercitazione: ma fa conto che su due ore e mezzo il sergente ed il tenente(tutti due richiamati con figli) di daranno ¾ d’ora di riposo. Alle 9 si rientra e si sta oziosamente fino alle 10 ora del rancio. Dopo il rancio si fa istruzione interna. Questa consiste nella lettura dei regolamenti (e del giornale). Uno legge forte e gli altri seduti o sdraiati sulle brande stanno attenti o dormono. A mezzogiorno suona il riposo e si dorme fino alle 1 e ½, alle due di nuovo istruzione interna fino alle 4, rancio e alle 4 e ½ libera uscita fino alle 9, alle 9 ritirata e a letto. Immaginati! Un brontolio continuo: tutti hanno lasciato a casa lavori e devono star qui giornate intere senza far niente. Ce ne sono di quelli che nelle ore di libera uscita vanno per i campi e aiutano le donne a tagliar il fieno, e a dar lo zolfo ed il verderame alle viti; il rancio è poi buonissimo.Alla mattina lunedì mercoledì giovedì domenica brodoe carne; martedì sabato scatolette e formaggio 150 grammi alla sera risotto e pasta asciutta a turno; è molto ben fatto sempre; solo che l’ora è troppo scomoda. Finora ho mangiato fuori una sola volta perché proprio non c’è ne bisogno. E pare impossibile: dacché sono qui non ho ancora avuto il più piccolo dolor di testa: altro che riformarmi. Figurati che solo nella mia camerata c’è un cretino ed uno a metà paralizzato da un colpo;stanno tutto il giorno buttati in branda ma a casa niente. Nella camerata dei giovani si sente sempre cantare; nelle nostre niente..sempre imprecazioni contro la guerra contro il romano che appartiene ad una città che l’ha voluta.. o silenzio. Qui della guerra si parla molto ..ma è opinione comune anche negli ufficiali che non debba andare molto lunga: forse due o tre mesi. Io leggo il mio corriere tutti i giorni,( anzi domani ti spedirò i due ultimi numeri della domenica che metterai insieme agli altri) Dopo il primo rancio mi siedo sulla mia branda e faccio il mio bravo piso. Ho fatto amicizia stretta con un compagno di sventura che è il direttore del ricreatorio(patronato) di Lecco. Ogni sera si va in chiesa. Di più abbiamo fatto conoscenza col parroco, anzi ti dirò di più ancora, domenica 8 ventura si inizierà un piccolo corso di recite, e precisamente col “ I vinti di Novara” dove io tengo la mia parte di Facchino e la farsa “Il campanile dello speziale” dove io faccio da speziale,e due monologhi uno per me ed un altro( in canto)per il mio amico di Lecco. Anzi finché mi ricordo con 10 centesimi di posta mandami il libretto della farsa” Chitarra di Cremona e Faccenda e Ciò che più vale” che troverai nella mia scrivania e delle cartoline di Brendola( panoramica interno chiesa–altare).Ti prego poi di scrivermi subito perché caso contrario non lo farò nemmeno io. Sappimi dire come vanno le mie cose. Hai incassato danaro? Hai lampadine in casa? Ne hai vendute? Raccomanda alla mamma di stare allegra che per me guerra non ne avanza. Adesso ti lascio perché causa un forte temporale qui è stata tolta la corrente e perché anche voglio che la presente parta ancora stasera. Scrivimi subito e salutami tanto i Bisognin le maestre Ferrari la bella Gina e Doro.

Baci e saluti a mamma e a te

3 Giugno 1916 Busseto ore 17,50

Carissima Teresa,

Ho appena ricevuta la tua cartolina del ventinove scorso e mi ha fatto tanto piacere che ti rispondo immediatamente. Sono contentissimo di sentire che Scipione sia venuto a salutarvi anche solo per poche ore; credi che ho più piacere che avessero dato a me un mese di licenza. Io leggo ogni giorno il corriere e dai bollettini di guerra vedevo che nelle località dove Scipione si trovava le cose vanno tutt’altro che bene; sicché avevo sempre paura che anch’egli potesse trovarsi in pericoli; ora gli auguro dai restare a Trissino fino a guerra finita. Intanto da lì potrà fare qualche scappata a casa. Quando gli scrivi salutamelo e raccomandagli di scrivermi perché da lui non ho ancora ricevuto nulla. Ti scrivo stando sul palcoscenico del teatro di Bussetto mentre si aspetta il cappellano di qui per le prove. Sabato sera (oggi 8) si darà una sera per i soli militari (dalle 5 alle nove) e domenica per il paese (dalle 9 alle 12) con il seguente programma “i vinti di Novara” (o se fosse qua Bastian a fare la sua parte!) “Satana” e “La statua di Paolo Incisda”. Ti prego di spedirmi il libretto di “ciò che vale” che deve trovarsi nelle mia libreria. Siamo al tre del mese. Spero che Crestan vi avrà portate le letture di maggio e avrete già spediti a Vicenza i prospetti. E come vanno i conti del mese scorso? Fino che mi ricordo ti prego di farmi avere l’indirizzo di Berto Tessaro che gli voglio scrivere. Qui la vita passa monotona, se non avessimo lo svago delle prove teatrali, guai. Si fa niente tutto il giorno, altroché legge re libri giornali dormire. Con gli anziani e i richiamati di terza del 86-87 saremo circa 500. Dammi anche l’indirizzo di Scipione più esatto, perché credo che quello che mi desti non vada bene. Si deve scrivere Trissino o zona di guerra. E tu scrivimi sempre in lettere e adopera sempre buste della società e metti un bollo da 10 e senza le parole fermo posta. L’impiegato postale mi conosce perché recita con me e me le tiene lui per consegnarmele nelle ore di libera uscita. Ti prego di rispondermi subito e darmi notizie di tutto ciò che sai mi possa interessare. Scipione s’è portata via la bicicletta? Qui abbiamo giornalmente il Giornale di Vicenza e così siamo al corrente di quelle che succede in città a Vicenza. Se la Ferrari vuol parlare di me a Pasti dille che mi faccia passare operaio impiegato elettricista (intanto chissà che la guerra termini in breve). Quando puoi farmi vedere i fiori del mi orto? Saluto tutti indistintamente e specialmente le maestre e casa Bisognin. In quanto alla lampadine, puoi mandarne a prendermene liberalmente a mio nome che basta. Saluti e baci a te e alla mamma. Salutami quel stangone di Gigio Beltrame con la famiglia e se è a Brendola Don Nello Muraro. So che a Volzovina hanno dovuto scappare.

19 Giugno 1916 Busseto

Carissima Teresa,

Ho appena ricevuta la scatola di fiori da te speditami e te ne ringrazio. Purtroppo sono tutti appassiti ma non importa mi basta vedere che il giardino viene avanti bene. Anzi ormai credo sia il tempo per trapiantare i crisantemi che sono nelle cassette, per questo potrai chiedere schiarimenti a don Antonio. Sabato ho ricevuto un vaglia di 10 lire:ringrazia tanto la mamma; non ne avevo stretto bisogno perché avevo ancora circa 14 lire ( son venuto via da casa con 36) a siccome qui ora tutto costa carissimo così serviranno bene. Certo che appena potrete avere il mio stipendio potrete mandarmene ancora che non saranno spesi inutilmente.
Ora veniamo alle notizie. La prima è che molto facilmente il giorno 21 (mercoledì) partiamo tutti da Busseto per andare non si sa dove, ma pare a Collecchio che sarebbe circa 49 Km da qui. Alcuni sono già partiti per Tiene. Dei vecchi restiamo solamente noi. Vecchi scarti che siamo sparsi in otto paesi: così dicono che vogliano metterci tutti in un sol posto per avere meno spese.
Mi dispiace di dover andare via di qui ora che ho fatto varie conoscenze. Del resto la nostra serata (della quale avrai ricevuto il programma) ebbe un esito straordinario; l’abbiamo fatta il giorno 14 in luogo del 15 perché il 19 dovevano partire gli anziani e così abbiamo dato loro l’addio.
Adesso poi tutti mi conoscono qui a Busseto e quando passo con gli amici mi sento sempre salutare: “caro cencio” “paron Nane” (in tribunale); abbiamo prese 280 lire e noi abbiamo avute in regalo delle buone bottiglie. Se andremo via vi manderò a casa forse un pacchetto contenente tutta la corrispondenza ricevuta dacché sono qui perché portarmela in giro mi secca.
Quindici giorni fa ci avevano fatti uscire all’istruzione con lo zaino: era quasi vuoto non essendoci dentro che una sola camicia e un paio di mutande; dopo 5 giorni il comandante di compagnia proibì di uscire con zaini cosi scarsi disse non bisogna… basta zaino. Viceversa oggi ci diedero uno di quei pastrani vecchi che sembra un cannone ed una baionetta ch’è lunga come le mie idee. Non ti puoi immaginare il teatro del primo giorno che siamo usciti far istruzione con questi articoli. Ce ne sono stati quattro ai quali mentre si camminava al famoso “passo2 la sciabola dondolando andò a finire loro in mezzo alle gambe: se avessi visto che tomboloni..!
Ora abbiamo cambiato tutti i superiori. Il tenente è di Treviso (buono come un bignè). Il sergente di malo e l’unico caporale maggiore di Sacile. Ed appunto siccome mancano completamente i graduati l’altro giorno il tenente è venuto su nella nostra camerata e li chiamò a parte me ed altri 4 amici domandandoci se per piacere a lui volessimo dare gli esami di caporale e fra un mese quelli di caporalmaggiore. Noi abbiamo detto di no prima, ma poi solo per cortesia verso di lui che ci riserviamo di rispondere in settimana. … poi ci hanno insegnato a fabbricare le case di tela: cose dell’altro mondo. Io con altri quattro in tre minuti ne avevamo già fatta una. Gli altri quaranta dopo 19 minuti non avevano ancora terminato.

Intanto finché non ricevi mie notizie con il nuovo indirizzo non scrivere più. E quando scriverai (ad ogni modo sempre fermo posta) procura di darmi ragguagli recisi circa i miei affari. Magari che Gigio Beltrame facesse lui per mio conto ne sarei contentissimo. Ed anche Gaianigo.
Il Municipio ha pagato? Se no prega Gigio a volersene interessare. Sabato scorso con tutta la compagnia siamo stati a Salsomaggiore: anzi avevo scritto delle cartoline, ma non avendo fatto a tempo di imbucare ho dovuto impostarle qui. Ogni sabato, vedi , in luogo di far istruzione si va a far una passeggiata in qualche paese vicino. Giovedì scorso prima che gli anziani partissero il maggiore comandante il battaglione…….
Dunque appena ricevi mie guarda di scrivere subito e se vedi Scipione digli di scrivermi. Mi saluterai tanto Bastian e la famiglia di Guerrin e di Bepi!
Di a Checo Barbiere che mi dia sue notizie e se puoi mandarmi qualche gazzettino, perché qui danno il corriere , non abbiamo nessun giornale. Oreste è ancora a Maggianico?
Proprio ora ho ricevuto le buste che mi hai spedito: ti avevo pregato anche di qualche cartolina specialmente dei panorami ed interno chiesa: non ne vende più Bepi? Saluta la Ferrari la bella e l’Aida, (così non se daranno a male). L’Anita è ancora a Brendola? andata via con la famiglia? Salutamele tutte…….salutami pure i Fortuna…

24 Giugno 1916, Busseto

Carissima Teresa,

ti scrivo dal teatro di Busseto dopo essere appena uscito di chiesa dove sono stato a cantare il vespero solenne del Corpus Domini. Nell’ultima mia di dicevo che forse si andava via; diffatti mercoledì corso 21 ci hanno fatto alzare(s’era dormito dul puro pagliericcio avendoci fin da lunedì prima levate lenzuola e coperte.)e dalle 4 eravamo in viaggio per Collecchio con tanto di zaino affardellato sulle spalle. Si doveva fare la prima sosta a Fontanellato (18 Km ) poi il giorno dopo a Parma (20 Km) ed il terzo giorno a Collecchio (altri 13 Km). Appena fuori di Busseto un silometro e mezzo io non mi sentivo più in forze di andare avanti con quel peso sulla schiena (era poi la prima volta) diffati mi è venuto un poco di capogiro e se il mio vicino non mi sosteneva ,cadevo a terra. Allora il tenente fece fare alt a tutta la compagnia e fece mettere il mio zaino sul carro che ci seguiva invitando me pure a salirci sopra. Così invece di andare cogli altri sono andato avanti in carretto. Solo che giunti a metà strada dove si fece sosta saltai giù e mi uni ai compagni e volli fare la strada con loro ( erano circa 9 Km) a piedi ma senza zaino e senza tascapane e senza fucile. A Fontanellato giungemmo verso le nove ed io avevo un dolor di testa così forte che andato subito in un albergo e domandata una stanza mi misi a letto e dormii fino alle 3 del pomeriggio: Dopo uscii a visitare il paese; che vedessi che bello! C’è un santuario consacrato alla madonna che è strapieno di quadri cuori gruccie ecc.. Come quello di Monte Berico. Ci sono i frati ecc… tutto bene insomma. Intanto che noi si andava in giro per il paese giunse un ordine di tornare indietro a Busseto e di restarvi. Così che il giorno dopo invece di andare a Parma si tornò a Busseto. Dormii in un albergo e quivi pure cenai e mi andò la bellezza di 5,40 in tutto. Almeno sono stato comodo una volta dopo tanto tempo e sono tornato a piedi sì, ma senza zaino e senza fucile. Però per la strada dei miei compagni (su 649 ben 36) caddero spossati e dovettero essere sollevati dello zaino. La mattina di poi ben 48 marcarono visita medica.

E così il patrio governo potrà andare ben contento del servizio che potrà avere dai scarti.. Ieri poi per soprappiù ci fecero a tutti una puntura anticolerica. Volevo scriverti ieri sera ma avevo il braccio così paralizzato che non potei farlo. Oggi invece è passato tutto e sto bene. Solo che mi è tornato il dolore di petto ed in forma piuttosto forte. Da qualche giorno poi (essendo andati via i cucinieri anziani) fanno il rancio così niente buono che non si può mangiare e ogni sera mi tocca andare a prendere un boccone in paese. Dico un boccone perché sai cosa si spende qui per due uova a burro- ¼ di vino e 1 pezzo di pane? 1.15 cioè 70 di uova-30 di vino 15 di pane mentre un mese fa si paga 80 al massimo e bisogna spendere per forza fino a che non provvederanno qualche cosa. Ieri ho ricevuto lettera da Scipione. Domani gli risponderò e tu quando pensi di scrivermi? Sono 10 giorni che non vedo niente eccetto i fiori. Ti avevo scritto da Fontanellato di aver spedito a casa un pacco invece non l’ho ancora fatto , ma lo farò quando avrò un po’ di più comodità. Intanto dammi qualche notizia su quello che sai che mi preme e dimmi specialmente se Beltrame o Gaianigo si sentono di farmi il piacere di sostituirmi in luogo di Crestan. E ti prego di mandarmi delle cartoline dell’interno della nostra chiesa e del paese; magari prendi quelle dell’album. E dimmi hai ricevuto le domeniche del corriere. Dammi pure l’indirizzo di Oreste e dici a Bastian che aspetto sue notizie e quando avrai ricevuto i danari mandameli pure che saranno buoni:salutami tutte le maestre la Gina i Bisognin la zia Menotti e tutti gli amici.

9 Luglio 1916, Busseto

Carissima Teresa,

Sto benone, non aver pensieri non l’ho scritto prima perché sentendo della tua lettera del 26 scorso che il giorno del 29 sarebbe stato a Brendola il cassiere della società e che tu subito dopo mi avresti scritto cos’ ho aspettato . Stamattina poi ho ricevuto la tua lettera del 3 e l’espresso del 5 Anzi ti prego di non adoperare più quei bolli perché mi è toccato pagare 1.80 di multa stamattina. Dunque domani alle 13 si parte da Busseto per andare non si sa dove. Qualcuno dice a Collecchio, qualcuno a Parma per fare i tiri e gli esami di caporale; altri dicono si vada a Tripoli alla compagnia presidiarla altri finalmente dicono si venga nel Veneto a far servizio di P.S. Quale sarà la vera poi te lo saprò dire perché al presente non so a quale credere; il certo è che stamattina abbiamo consegnato sciabola e fucile e coperte. Cosi prima di scrivermi attendi una mia con indirizzo. Stasera daremo una seconda rappresentazione teatrale in Busseto e sarà anche l’ultima. Oggi stesso ti spedisco un pacco in porto assegnato (cioè pagherai tu). Ci sta dentro n° 3 lampadine elettriche n° 3 portalampade n° 2 fazzoletti bianchi che qui non so che farmene, dello zucchero e delle cartoline illustrate e tutta la corrispondenza da me finora ricevuta. Mi farai il piacere di metterla nel mio armadio ad aspettarmi. Così pure se le lampadine arriveranno in buono stato potrai anche metterle con le altre sarà difficile che arrivino sane, ma infine per quello che mi costano.. C’è poi un po’ di grasso per scarpe puoi usarlo liberamente perché è buonissimo. Al presente io sto bene mi fa ancora male lo stomaco, ma levato questo sto bene. Il rancio diventa sempre peggio: l’atro giorno per esempio e ieri la carne puzzava terribilmente ed alla sera il riso e la pasta avevano la muffa ed i vermi; puoi immaginarti che bel gusto! Reclamare è riuscito inutile, sicché non resta che mangiar un boccone fuori alla sera; alla sera poi mi provvedo sempre o 20 centesimi di formaggio o 20 di salame o frutta e così alla mattina dopo li mangio con la pagnotta che quella lì è buona sempre. Adesso la sera me la cavo ( quasi ogni sera) con un uovo con tegoline in salata 1/5 di vino od un quarto quando ho molta sete e coi miei bravi 80 centesimi; 20 per il giorno dopo…Evviva l?Italia! Stasera alle 5 abbiamo pranzo offerto dal prevosto di Busseto agli attori:almeno stasera me la voglio cavare!

Si ripetono i “ Vinti e Paolo Incisda” a richiesta del paese. Ho ricevuto il vaglia di 11 lire.Te ne ringrazi. Ora prima di spedirmi gli altri aspetta che ti mandi l’indirizzo. Riguardo a tutto ciò che tu mi dici circa Crestan io non ti so cosa dire; certo in parte la colpa è un po’ mia; del resto io gli avevo chiesto più volte di dirmi quanto pretendeva e lui mi ha sempre risposto :va là che c’è tempo, verrò su io, e così non l’ho più visto, senza contare che quando io andavo al Vò non lo trovavo. Così fa tu quello che credi meglio, ma mi riservo ( e diglielo pure) a dargli dell’asino grasso e grosso, perché fra amici questo non è il modo di fare. Se viene il Cassiere faglielo pure sapere questo; e magari mostragli la presente. Quando sarò messo un po’ più a posto gli scriverò anch’io. E pensare che se l’Ingegnere si avesse dato un po’ di premura potrei essere a casa anch’io. Hai riscosso il danaro deal Municipio? Hai portato niente a Menaldo? Sappimelo dire almeno perché finora non mi hai scritto niente. Ricordati che in questo mese a Tonon del Vò bisogna staccare una bolletta di Lire 15 e versarle poi a lire 2,50 mensili. Avevo pregato Scipione di abbonarmi al corriere Vicentino, ma lo aspetto ancora. Il gazzettino lo leggerei volentieri ma ora che arriva qui è già vecchio. Quanti morti o feriti sono a Brendola ? Salutami don Antonio e digli che al più presto gli scriverò. E Bastian? È ancora a casa o parte? Per stavolta lascio così, perché mentre ti scrivo ( sono in palco per le ultime prove) fanno tanto chiasso che mi confondono le idee. Baci…

13 Luglio 1916, Collecchio

Carissima Teresa,

Stamattina ho ricevuto il vaglia di lire 10 con i tuoi disperati appelli perché ti scriva. Tanto a tua norma ti avverto ch’io l’ho già scritta una lettera sabato scorso 8 corrente, una cartolina domenica 9 una cartolina illustrata martedì 11 ed una cartolina postale ieri 12 mentre da te ne ricevo molto di rado. Come vedi dalla data ora mi trovo in Collecchio paesetto distante 8 Km da Parma verso La Spezia; il paese è posto sul limitare delle prime colline dell’Appeninno in modo che in 10 minuti ci si trova su collinette alte come il monte dei martiri partendo pero dalla strada del Cerro. Il paese non è bello ma molto movimentato. Da quattro giorni che siamo qui si dorme in 141 entro una stanza grande come due volte circa la nostra cucina; ti puoi figurare in che modo! Per terra uno addosso all’altro su un poca di polvere di paglia, senza coperte e con un caldo!..Da due mesi che son qui ho visto solo una mezza giornata di pioggia 40 giorni fa a Busseto. Ora sempre sole; fa un caldo terribile, qui tutto è arso e per di più il paese manca di acqua per lavarsi e per bere! Immaginati che bel divertimento! Vi sono pochissimi pozzi ma l’acqua vi è inquinata e diversi sono già costretti a letto ( in infermeria) con forti coliche e dolori. (Evviva l’Italia!). I n paese i soldati (al contrario che a Busseto) sono malvisti (chissà perché) ed i viveri costano qualche cosa di più che a Busseto. Solo le uova costano meno ed il formaggio il quale poi è anche molto buono . Siamo venuti qui in tram; speravamo di avere con noi i nostri ufficiali di Busseto, invece quelli sono restati là ad aspettare le nuove reclute. Forse qualcuno di noi dopo i tiri ed il campo sarà promosso caporale e potrà tornarvi: chissà se sarò così fortunato! I tiri gli abbiamo cominciati ieri mattina e per la prima volta che ho preso in mano il fucile ho fatto 17 punti su trenta: Quanto al campo poi circolano voci che si vada a farlo sui monti Rotoloni(Padova). Chissà se sarà vero! Domenica sera abbiamo dato a Busseto una serata di addio; abbiamo ripetuto i “ Vinti e la Statua di P. I.” a richiesta ed un altro lavoro. L’incasso fu di quasi 420 lire; abbiamo avuto (gli attori si intende) libertà tutto il giorno, a mezzo giorno siamo stati a pranzo dal prevosto; ti dico il vero che me la son proprio cavata; abbiamo mangiato da principi e bevuto molto e bene; per la prima volta ho mangiato pesche e brombe; poi attori e sacerdoti abbiamo fatta una fotografia per ricordo; appena ne avrò una copia te la spedirò. Poi io mi son vestito in borghese (con i vestiti trovati a prestito per uso teatro) e con una bicicletta sono andato con due amici di Busseto a fare una bella corsa fino a Cremona (19 Km). La recita riuscì straordinaria, anzi appena potrò avere il giornale che ne porta la relazione te lo spedirò. Ora addio a tutto! Qui a Collecchio vedo che bisogna lavorare e come! Sembra proprio di essere capitati in un manicomio! Credo di essere stato assegnato alla 10 compagnia di complemento ma non lo so di sicuro! Bisognerebbe che vedessi che confusione c’è qui! Figurati che mattina e sera bisogna andare a prendere il rancio a 2 Km di distanza. Prova a metterti in mente che razza di roba! La carne ed il brodo si sono buoni perché macellano quasi giornalmente e le porzioni sono discretamente abbondanti ; ma alla sera (ti parlo di questi primi quattro giorni) io non posso assolutamente mettere in bocca quel riso che sembra tagliatelle, né la pasta se a queste non ci aggiungo come ieri sera, dieci centesimi di formaggio e 20 di burro. Chissà quando verrà l’ora della pace! Noi speriamo molto presto. Ho trovato nella chiesa di Collecchio (quantunque sia monumento nazionale è bruttissima e piccola) un altare (unico dopo quello maggiore) dedicato a S. Antonio di Padova, e così almeno me la sfogo ogni sera con Lui. Sappimi dire se e come ti è arrivato il pacco da me spedito domenica. Domani ti scriverò di nuovo intanto salutami tutti.

15 Luglio 1916, Collecchio

Carissima Teresa,

L’altro giorno t’avevo preparata la unita lettera, siccome non l’ho ancora imbucata così vi aggiungo dell’altro. Sono appena appena tornato da un bagno. Figurati! Io e due intimi (uno di Vicenza l’altro di Lecco) abbiamo saputo che a Sala Baganza, lontano da Collecchio cinque km scorreva il fiume detto Baganza e noi stasera ci siamo sobbarcati a fare i 10 Km a piedi pur di fare un bel bagno. Diffatti ne avevamo estremo bisogno ! Sono sei notti che si dorme sulla polvere di paglia e in 141 tutti in una stanza; lunedì però si va ad accamparsi con le tende in un prato, così, levato il pericolo di prendere una insolazione per il calore che c’è si starà un po’ più larghi. Nell’altra lettera dimenticavo di dirti che per le calze ora non ne ho bisogno perché me le faccio governare dalla lavandaia.
Oggi è venuto qui un ufficiale a domandare se vi fossero soldati abili a mandare e levare apparati telefonici ed a telefonare. Sono stato l’unico a mettermi in nota; però non ha saputo dirmi niente di preciso per il fatto che aveva ordine di cercare individui inabili ai servizi di guerra, mentre io sono abile. Se mi accettassero forse potrei star meglio! Di questo ti saprò dire qualche cosa quando ne saprò di più.

Procura di sollecitare a scrivermi e fra le tante cose sappimi dire se in paese vi sono morti e chi, dove si trovano Oreste e Bastian perché né dell’uno né dell’altro so niente. Dimmi se è arrivato il pacco che ho spedito e come; sappimi dire se hai incassato i danari dal municipio e Gigio Beltrame è vivo o se per fortuna è morto. Se ti puoi procurare un po’ di pesche o brombe me ne potresti spedire un po’ perché qui non ce ne sono. Sai cosa c’è qui? Dei campi intieri, ma immensi di pomodoro; andando su qualche collina non si vedono che pomodoro; e stasera lungo tutta la via da Collecchio a Baganza abbiamo visti tutti pomodori. In paese poi vi sono tre immense fabbriche di conserva che lavorano giorno e notte e giornalmente producono centinaia centinaia di vasi.
Ti prego ancora di dirmi come sono fioriti tutti i ciclamini che ho piantato nel boschetto del nostro orto; spero di vederne qualcuno prima che ne passi la stagione. Ricordati poi quando scrivi di mettere sempre fermo posta perché vedi l’ultimo tuo vaglia espresso è arrivato e ne ho la ricevuta fino dal 11 ma i danari li tiene ancora il comando della compagnia . Così ricordati bene : sempre fermo posta. Salutami la Ferrari e dille di ricordarmi al generale Pasti e che questo sarebbe un momento buono se volesse metterci lui una parola per farmi entrare nei telefonisti, se vuoi dargli pure la mia direzione “ 2° Granatieri 10 compagnia T.C. Collecchio Parma. Saluta la Olga ed il farmacista nonché la zia Anzoleta e Menotti e la Gina

20 Luglio 1916, Collecchio

Carissima Teresa

Ho ricevuto ora la tua lettera del 16 indirizzata a Busseto; nella letera mi dici di aver ricevuto la mia cartolina da Collecchio perché allora l’hai indirizzata a Busseto? Così pure procura o di metterci un francobollo da 25 oppure scrivi al Granatiere tal dei tali 2° Reggimento 10 compagnia T.C. Collecchio ed allora ci va il francobollo da 10 cent. Mi dispiace sentire dei morti di Brendola; così pure mi dispiace della grandinata:; speriamo che almeno termini presto la guerra così chissà che le cose possano cambiare. Da 10 giorni mi trovo dunque a Collecchio. Nei primi giorni l’era cosa da diventar matti addirittura, ora però qualcosa è cambiato.
Da domenica scorsa si dorme sotto le tende … e pensa che le tende sono messe nel cortile di un’immensa fabbrica di mattoni nella quale ci sono ancora quattro enormi camerini con le brande materassi lenzuola e coperte.. ma noi non possiamo che guardarle. Per il rancio ora non c’è male quando fanno la pasta ed è abbondante anche, ma quei giorni che fanno il riso……… figurati che due peperoni costano cinque centesimi. A Busseto con 25 o 30 centesimi facevo lavare camicia, mutande 2 paia di calze, fazzoletti, cravatta; qui ieri mi hanno domandato lire 0,89. Mi dispiace che tu non sia ancora andata mai da Menaldo! Potevi ben andare qualche volta! Così pure procura che il municipio ti abbia da pagare perché l’è subito mezzo anno ormai! Quel Signor Ernesto Belloni è il fornitore dei carabinieri, Crestan ( quell’imbecille) deve sapere dove sta perché ce l’ho accompagnato io . Abita a Vicenza: quando sei alla Loggetta prendi la prima strada a sinistra poi subito la prima a destra, dev’essere la terza o 4° porta; ad ogni modo c’è scritto sulla porta “ Impresa Casermaggio RRCC. Scipione l’è sempre a Trissino? Sono ormai 15 giorni che non ricevo sue notizie.

Questa settimana abbiamo fatti i tiri al bersaglio ed ormai ci ho preso tanta mano che stamattina a 300 metri ho piantato 12 pallottole sempre nel centro del bersaglio facendo 30 su 30 a caricatore. Nella ventura settimana termineranno i tiri e poi partiremo da Collecchio per lasciar posto alle reclute delle altre classi più vecchie che verranno qui.
A quanto pare si verrà nel Veneto e molto probabilmente fra Poiana di Granfion e Rubano o Camisano; sono chiacchere ma già colà ce ne sono degli altri granatieri. Vedremo se sarà vero.
Da Venezia ho ricevuto solo una cartolina, lunedì e porta la data del 3 corrente. Ieri ho scritto a Oreste, però credo che la direzione da te datami non possa essere giusta. Ho pure avuta la lettera da don Guglielmo e da don Venerio ed una cartolina da don Antonio. Ti prego anzi di domandare a don Antonio l’indirizzo di don Girolamo Baggio. Di a Checo barbiere di mandarmi almeno qualche gazzettino . Egli che me ne aveva promessi tanti prima.
Qui a Collecchio sai è un vero paese di orsi, anche il prete è un vero orso! Ogni sera in sette od otto granatieri andiamo su in chiesa e li uno intona il Rosario e gli altri rispondono.. generalmente tocca sempre a me od ad un sergente di Padova; poi c’è uno che fa il segretario ed ogni sera gli tocca accendere la lampada del SS perché noi la troviamo sempre spenta. Come ti ho detto giorni fa c’è stata una richiesta per un telefonista mi sono dato in nota e sono stato l’unico; oggi poi l’ufficiale nostro ci lesse varie domande del Comando nelle quali venivano chiesti falegnami, calzolai, uno che sapesse il tedesco ed un segnalatore ottico; per questo posto mi sono offerto io; vedremo come la andrà.ad ogni modo ti terrò informata.
Come vanno i ciclamini?
Spero di far a tempo a venirne a raccogliere prima che passi la stagione.
Quando mi spedirai dei denari ricordati di far il vaglia sempre fermo posta perché le lettere si le consegnano subito anche in quartiere, ma i vaglia li tengono tanto che l’ultimo da te speditomi l’ho ancora da incassare ed è in ufficio del reggimento fino dal giorno 12 e siamo al 20 .

Salutami…

26 Luglio 1916, Collecchio

Cara Teresa,

Ho ricevuto stamattina la tua lettera di lunedì con la fotografia della Gina, che tanto piacere di avere. Peccato non sia riuscita tanto bene,ma fa niente; ringraziami la Olga egualmente. In quanto a te vorrei dirti che sei una bestia ma per stavolta lascio stare e non te lo dico. Io t’avevo detto di spedirmi le lettere fermo in posta sì, ma a Collecchio non a Busseto. Vuoi che mi facci aogni giorno i 48 Km che dista da qui Busseto per andarmi a prendere la corrispondenza? Così tienitelo bene a mente : le lettere mandamele ( come l’ultima) al reggimento , il vaglia invece spediscelo al sig. G. Z. fermo posta Collecchio. Capito? Senza né soldato né altro. Credo di essermi spiegato. Domenica ho ricevuto lettera da Oreste e gli ho risposto subito; così pure ho scritto a Bepi di Venezia. Solo da Scipione non ricevo mai niente. Ad ogni modo mi basta sapere che si trova sempre a Trissino. E quando mi scrivi procura di rispondere a quello che ti domando; per esempio t’ho già domandato diverse volte se il municipio t’ha pagato? Non so niente ancora. T’ho pure domandato più volte se hai ricevuto e in che stato un pacco spedito da me da Busseto fino dal 9 corrente contenente lampadine e lettere mie; non so ancora se ti sia arrivato e quanto tu abbia pagato di porto. Ora le cose qui sono un po’ cambiate; il rancio per esempio alla mattina è eccellente; brodo buonissimo e carne pure, al dopo pranzo invece quando c’è pasta la è discreta ma pochissima, quando è riso ( ed è un giorno per sorte) bisogna buttarlo via. Alla mattina il caffè è buono ed ogni mezzodi ci danno una tazza d’acqua con l’anice ( 1 libro di anice per 216 persone) Dell’ultimo vaglia ricevuto per esempio 5 lire le ho spese in sette sere cenando (circa 75 cent. Per sera 1 uovo 30cent 1/5 vino 25 cent pane 10 cent tegoline od insalata 10 cent, non ci si scappa ne credo di sperperare troppo. Tu dici delle brombe che costì costano 40 cent al Kg. Io le desideravo perché alla sera invece di uscire avrei mangiato pagnotta e frutta; sai quanto costano qui? 10 cent. all’etto. Facci il conto; In quanto al dormire… da 11 giorni si dorme sotto le tende sulla polvere di paglia, siamo in un gran cortile di una fornace da mattoni e pensa che vi saranno otto o dieci enormi capannoni con brande materassi e lenzuoli la dove nessuno dorme. Anche questo sarà un gusto! Di notte non si starebbe male tanto più che nella tenda dove sono io siamo in quattro tipi tutti degli stessi sentimenti e gusti, ma di giorno sotto la tenda è cosa da morire arrostiti dal caldo. Domani (giovedì) dobbiamo prestare giuramento, quindi paga doppia 20 cent. Dopo non saremo più reclute; quindi speriamo di venir trattati un po’ meglio. Figurati che oggi per trovare quattro dico quattro individui per andare a fare il corso di lancia bombe ci hanno tenuti in 216 persone al sole dalle 1 e ½ alle 3 e ¾ (vecchio orario) al sole ed in piedi, anzi proprio due minuti fa è entrato qui nel caffè da dove ti scrivo la presente e sta seduto davanti a me un amico di Milazzo il quale mi dice di creder che domani io ed un altro di Schio dovremo partire da Collecchio per andare non sa dove a far un breve corso di telefonista, non si sa se sarà vero; ad ogni modo se sarà vero domani ti scriverò di nuovo. Intanto tu scrivi sempre a Collecchio ed il vaglia fermo posta senza nessuna indicazione di soldato. Guarda che presto è ora di andar a far la lettura dei contatori, che tutto sia fatto in ordine e se ci sono novità scrivimi. Ci sono nuovi abbonati? Già non lo credo. Se vedessi quanto pomodori ci sono qui! L’unica cosa che abbondi del resto ci sono tre o 4 grandissime fabbriche di conserva che lavorano tutto il giorno e la notte; Di a Bepi che se vuole acquistare mi incarico di fargliela spedire; c’è appunto un mio compagno di tenda che a Lecco ha un grande negozio di droghe ecc.. e ne ha ordinate 1000 scatole da ½ Kg l’una, ma non so quanto l’abbia pagate; sentivo ieri sera che diceva essere buonissima! Bastian è partito? Salutami tanto la Ferrari Olga la Bella Ida la Luzietta. Le maestre sono vive o morte? Se vive salutamele. Hai trapiantato i crisantemi? Perché la stagione è già avanti: Caso mai prega don Antonio I Ciclamini non sono dove sta il cornolaro, ma su in cima all’orto dove comincia le rivette sotto alla mura di Doro A quello che si legge sui giornali pare che la guerra vada per il meglio; speriamo anche noi . Quando mi scrivi, e fallo subito, mandami un’immagine della madonna di monte Berico perché devo spedirla al prevosto di Busseto. Bacia tanto la Gina. Quando vedi Scipione salutalo e digli di farsi vivo.

31 Luglio 1916, Collecchio

Cara Teresa,

Stamattina ho ricevuto il vaglia di 15 lire più la tua lettera impostata ieri ; vedi che il servizio postale va bene adesso. Venerdi scorso poi ho ricevuto due tue cartoline del 21 e del 22 più una lettera del 21 stesso, una cartolina delle maestre del 17 ed una di Bastian da Venezia. Tutta corrispondenza che da una settimana stava a Venezia. Dunque siamo intesi per questi pochi giorni che ancora resterò qui scrivi sempre come l’ultima di ieri. Ho piacere che sia venuto a Brendola in nostro Cassiere; entro poco tempo poi andrò io stesso in ufficio. In quanto a Menaldo godo che tu gli abbia portato le 150 lire riscosse ( e vanno bene) dal Municipio. Le altre 10 lire vanno alla società ed alla fine mese farai una nota spese specificando la trattenuta del municipio sul pagamento delle 10 lire (saranno forse 10 cent.) Ho piacere che ti sia arrivato il pacco in buono stato. La mia fotografia che hai trovato dentro mi è sfuggita stranamente chè certo non te la avrei mandata tanto è brutta. Io ci sono stato tanto per far piacere ai colleghi: quello in piedi vicino a me è l’amico Assaggi di Vicenza vecchio amico capotreno del tram Vicenza – Recoaro, quello seduto è il direttore dell’oratorio giovanile di Lecco; Il caporale è un chierico di Alessandria che ora è a casa in convalescenza per malattia. Dopo la recita del 9 corrente ne ho fatto un’altra con gli amici comici, ma non l’ho ancora vista perché la tiene il parroco di Bussetto; Gli esami di caporale stante il cambiamento di paese non gli ho ancora fatti; credo però che saranno per la prossima settimana, sempre che non parta prima per raggiungere il comando del II Granatieri (a Recoaro) come telefonista da campo al comando. Certo è che per il 12 od il 15 al massimo si parte da Collecchio perché qui dove siamo si deve sgomberare essendo che la fornace ricomincia a lavorare e in paese non c’è più posto. Se non veniamo nel Veneto si ritorna a Busseto (fosse vero). Fin che mi ricordo di a Bepi che un’ora fa sono stato nella miglior fabbrica di conserva ed ho parlato proprio col principale; mi ha detto che non può farmi i prezzi per la conserva essendo che per il scarsissimo raccolto ( sono 4 mesi che qui non piove) il prodotto è scarso ed è già molto impegnato con diverse ditte; ma che in ogni modo mi saprà dire; E dire che sabato siamo andati in passeggiata a Felino ed in tre ore di strada abbiamo camminato sempre in mezzo ai campi pieni di pomodori! Per stavolta non ti scrivo più a lungo perché sono stanco e non ne ho tanta volontà. Del resto ti assicuro che sto benissimo. Ho scritto anche ad Oreste così quando torna la troverà. Baci

4 Agosto 1916, Collecchio

Carissima mamma,

volevo scriverti ancora da qualche giorno fa ma ne ho sempre così poca voglia che appena appena mi son deciso a mandarvi due righe stasera, tanto perché non stiate in pena pensando a me. Malgrado le fatiche che adesso cominciano a non essere leggere ed il caldo io sto benissimo. Però credetelo che il calore mi toglie ogni volontà a me e a tutti qui. Figuratevi che all’ombra il termometro segna 40 gradi; io avevo un pezzo di ceralacca, ebbene sotto la tenda la ceralacca s’è colata, di una candela che avevo in mezzo alla paglia (sempre sotto la tenda) mi è rimasto soltanto lo stoppino. L’acqua da bere è pochissima e poco sana; molti miei compagni patiscono forti dolori di ventre; a me finora niente! E si che me ne bevo un tre litri e più al giorno. L’unico ristoro è il poter andare anche ogni sera (volendolo) a far un buon bagno nel fiume Taro ( un fiume largo 1 Km.), ma per andarci ci vuole quasi un’ora. E alle 5 (vecchio orario e giusto col sole) fa ancora caldo. Io però ci sono stato ieri. Martedì, mercoledì e lunedì ci andrò, domani e domenica anche. Qui tutto fa credere ad una prossima partenza per Vicenza o Padova fra pochi giorni ; però si dice che noi prossimi ad essere ( fra qualche due o tre giorni) caporali si resterebbe parte qui e parte a Bussetto per istruire i giovani del 97 ed i vecchi del 81- 82 – 83 – 84 – 85. Di questi anzi ce ne sono già 500 a Busseto e nella ventura settimana 10 di noi vi andranno. A me dispiacerebbe assai non venire a Vicenza!.. ad ogni modo vedremo. Certo che se vedessi partire i miei compagni e che a me toccasse restar qui…rinuncerei subito ad essere caporale e verrei anch’io là, se no ne farei una malattia. Ieri ho dovuto farmi tagliare quasi tutti i cappelli perché vi avevano preso alloggio certi signori che mi davano molto da lavorare con le unghie! Ora mi sono bene pulito e sto meglio ancora. Dite a Teresa di regolarsi come meglio crede per la vendita delle lampadine. Qui a Collecchio i negozianti le pagano lire 1.80 all’ingrosso e le vendono a lire 2.50 al minuto. E marche non tanto fini. Se per disgrazia non dovessi venire vero il Veneto cercherò in qualche modo , magari con il mezzo di Pasti, di poter venire qualche giorno in licenza; sicché vedremo. Domenica scorsa sono stato coi miei due soliti amici a far la “ Comunione ma non nella parrocchia, bensì nella chiesetta d’un convento di monache dove quasi ogni sera si va a recitare il rosario. Al sabato prima noi tre ci siamo confessati; per caso c’erano in chiesa più di venti granatieri che dietro a noi tutti andarono a confessarsi; Domenica mattina noi tre ci siamo alzati alle 4 e d’accordo col sergente di ispezione (ch’è un frate domenicano da messa) siamo usciti e via senza permesso dell’ufficiale che la sera prima ce lo aveva negato. Alle 5 e ¾ eravamo di ritorno prima ancora che il detto ufficiale montasse in servizio. . Degli altri otto fecero la Comunione alle 11 , ora dell’uscita; gli altri non avevano saputo resistere alla sete e non poterono venire. Dopo la S. Comunione le suore ci offrirono il caffè ed insieme un piccolo libretto da messa delle immagini ed un piccolo S. Cuore in tela (ch’io ho chiuso nell’orologio) assicurandoci (era una vecchietta che avrà non meno di 80 anni) che se anche fossimo andati in guerra quell’immagine ci avrebbe salvato. Meglio così! Scipione è partito da Trissino? Ho ricevuto una sua lettera qualche giorno fa nella quale mi diceva di stare benissimo e di essere andato a Castelgomberto a salutarmi i Fortuna e che se volevo soldi bastava mi fossi rivolto a lui. Non gli ho risposto perché non so se sia ancora lì: ad ogni modo fatemelo sapere; cero al momento soldi non me ne occorrono subito, ma se non si va via da Collecchio qui è un affare serio, perché tutto costa quanto si può dire! E a noi granatieri fanno pagare tutto due volte di più, e sapere perché? Siccome parte di noi alloggiano in una enorme fornace ( cioè siamo nel cortile sotto le tende per terra ed al sole) e parte in una fabbrica di conserva di pomodoro e di conseguenza le fabbriche sono chiuse e gli operai .. sotto le armi .. così per rabbia si vendicano come possono. Ora abbiamo cambiato colonnello, quello che c’è ora è buono molto e ci accorgemmo subito anche noi perché ora il rancio comincia ad essere buono. Il giorno del giuramento poi fu addirittura straordinario! Alla mattina brodo buonissimo, manzo formaggio circa 1 etto ¼ vino alla sera pasta con i fegatini 1 etto di salame ¼ vino e 10 centesimi. Per me farei un giuramento al giorno. Sapete cosa c’è qui di buono? Oltre alla conserva vi sono molte cascine ( o latterie) dove fanno il famoso grana o Parmigiano; se vedeste che razza di depositi! Che razza di forme! Volete ora che vi dica ciò che pressa a poco si fa ogni giorno? Alle 5 ( nuovo orario) levata , 5 ½ si va all’istruzione fino alle 9 con i ora di riposo; zaino ( vuoto) in spalla, fucile baionetta e sempre di corsa; noi allievi caporali abbiamo tutti la nostra squadra ( circa 15 uomini) da comandare e sempre tattiche o per i boschi o nel fiume Taro; se vedeste che salti che bomboloni e che risate! Peccato aver 30 anni! Alle 10 rancio, 11- 12 pulizia fucile, 12 – 14 riposo alle 16 istruzione interna ( cioè studio del regolamento e del modo di formare le squadre in tempo di guerra) ore 17 rancio e alle 17 e ½ fino alle 21 libertà. Non strenne male se la paga fosse buona, Dite a Teresa di pregare la Lucia o l’Anita voler domandare presso il Regio Ginnasio Pigafetta di Vicenza quanta è la tassa per cavare la licenza di 5° Ginnasio perché forse se le cose vanno a lungo farò gli esami di sottotenente. Le maestre sono ancora a Brendola? Quanti fulmini ci sono stati nella mia cabina? Dite a Teresa di guardare nelle mie cartoline che forse troverà qualche cartolina delle cabine e ditele che me le mandi assieme ad una fotografia o cartolina del nostro altar maggiore che troverà nei miei album ed una fotografia pure dell’interno della nostra chiesa con la croce esposta ch’è nell’album rosso. Salutami tanto Guerrin e la famiglia sua, la zia Anzoleta…..

Dimenticavo di dirvi che abbiamo fatto già 6 punture contro il colera e contro il vaiuolo; mentre a buona parte dei miei compagni hanno causato gravi disturbi a me niente ed hanno attaccato benone e mai neanche la febbre! Ormai comincio a credere che il mio bambino sia più sano di quello creduto!… Dimenticavo di dirvi che stamattina al bersaglio a 300 metri con le pallottole ho buttato a terra 4 uomini ( di legno però). Se al fronte gli italiani facessero tutti così!…