INTRODUZIONE
Le storie locali stanno conoscendo un momento magico un po’ dovunque, e nel Veneto in particolare. Negli ultimi anni sono comparse “note”, “memorie” “storie” riguardanti paesi, comuni, parrocchie, ville, sentite in ogni caso come simbolo semplice ed originale della propria comunità territoriale. E’ una esigenza di saperne di più del proprio passato partendo dalle cose familiari e quotidiane per arrivare a sentirsi “figli” della propria terra, per rivendicare dignità a tutte quelle esperienze umane normalmente dimenticate dalla “grande storia”. Tutte queste opere offrono spunti di rara finezza e di grandi sentimenti per meditare sulle vicende del proprio paese e del proprio esistere. In questi scritti non manca l’apertura visuale e la forza di conoscenze con cui vagliare e sistemare i dati, le conoscenze, arricchite da documenti e rimandi bibliografici. Non è una equipe superaffollata quella che ha portato alla realizzazione di questo libro, ma gli autori hanno cercato di centrare un obiettivo limitato e preciso di una istituzione, nata in un recente passato, di cui già si cominciano a perdere le traccia nella memoria collettiva. Il libro vuole essere una trama ordinata e semplice di eventi e situazioni verificatesi nel territorio per mostrare il “volto di un paese nel suo farsi”.
Il libro si articola in capitoli e documentazioni sulla storia dell’asilo e su Villa Piovene. L’idea di pubblicare e di portare a conoscenza di tutti i cittadini quanto siamo riusciti a documentare in questo periodo rientra fra gli scopi di questa associazione culturale. Era nostro intento ed aspirazione che a svolgere questa ricerca fossero i ragazzi, purtroppo per una serie di motivi, alcuni anche banali, il progetto non si è realizzato. Abbiamo quindi continuato da soli il lavoro giungendo a questo risultato.
L’opera si articola nel seguente modo:
Il primo capitolo è dedicato, dopo una breve premessa generale, alla ricostruzione delle tappe storiche dell’asilo, dalla nascita fino al suo arrivo in Villa Piovene, attraverso una serie di atti notarili e variazioni di sede susseguitesi nel tempo.

Segue il capitolo che ricostruisce la storia di Villa Piovene, attuale sede dell’asilo.

Non poteva mancare un capitolo di natura tecnica ed artistica con rilievi e planimetrie precise.

Infine nel quarto capitolo viene offerta la possibilità di visitare la villa, mettendo in rilievo dal punto di vista architettonico ed artistico l’importanza dell’edificio, l’opera di Giovanni Miglioranza e di Cabianca, esecutori raffinati delle disposizioni del Co Piovene.

Il Laboratorio Brendola esce con questo libro per contribuire alla conoscenza del paese e fornire adeguate notizie di una struttura ancora viva ed operante quotidianamente. L’idea è partita dalla necessità di documentare una situazione disordinata dal punto di vista della cronaca e del rilievo architettonico. Non esistono archivi specifici sulla scuola materna e ci auguriamo che l’aver ricostruito le varie tappe della sua esistenza induca ad adottare un cronistorio preciso e quotidiano della vita dell’asilo.
L’iniziativa vuole affiancarsi a quanti si impegnano per il progresso e lo sviluppo della comunità brendolana, per la riscoperta di valori ed avvenimenti utili alla costituzione e formazione di una forte identità sociale.
L’amore e l’impegno per la conoscenza è un bene comune e da difendere.

Associazione Laboratorio Brendola