STRADA STRABUSENE E CROCETTA

Strada obbligatoria di Strabusene e Crocetta – Anni 1876 – 1900.

La ricostruzione della strada che dalla contrà Lavo porta fino ai confini con il Comune di Arcugnano, è stata possibile consultando i seguenti documenti:

1°) Relazione motivata 05/09/1876
2°) Descrizione del progetto  
3°) Perizia  
4°) Ristretto di perizia  
5°) Capitali parziali  
6°) Quadro delle occupazioni  
7°) Presentazione alla giunta delle spese del progetto 06/09/1876
8°) Disegno planimetrico  
9°) Settimanale delle paghe agli operai 04/06/1898
10°) Verbale di delibera delle spese a carico del Conte Felice Piovene 10/07/1898
11°) Invito per l’inaugurazione della strada  
12°) Elenco delle persone che fanno parte al banchetto  
13°) Adesioni  
14°) Spese sostenute  
15°) Perizia della spesa per la sistemazione di una parte di strada rimasta in sospeso  1903

Disegni progettuali

Anno 1876: Il Comune di Brendola dovendo dare una viabilità più idonea alla strada che dalla contrà Lavo porta fino al confine con il Comune di Arcugnano, in località Crosetta e dare libero sfogo alle contrade stesse del Lavo e del Covolo, nonché ad altri caseggiati sparsi qua e la che sono privi di comunicazione e quindi con difficoltà per il trasporto delle derrate provenienti dai suoi possedimenti limitrofi; Delibera di far riattare la strada obbligatoria denominata di Strabuseno e Crosetta, manda una relazione motivata alla Provincia di Vicenza per l’assenso, dove specifica che la strada sarà lunga Km.2,162 e la sua larghezza costante da ciglio a ciglio di m. 4.

Questa relazione viene eseguita dall’Ing. Civile Francesco Boschetti di Vicenza, il quale esegue anche il progetto e ne fa una descrizione dettagliata, come si può vedere dagli allegati.

Questa strada è stata divisa in tre tronchi, il primo parte dalla contrà Lavo e termina alla sezione 36a per una lunghezza di m. 773. (vedi mappa planimetrica) Il secondo parte dal termine del primo e termina alla sezione 74a, precisamente all’incrocio della strada comunale detta del Maragneo, con una lunghezza di m. 826,52. Il terzo tronco parte dal termine del secondo e con una lunghezza di m. 562,80 si unisce con la strada detta del Balbo, alla Crosetta, confine con il Comune di Arcugnano.

IL suddetto, Ing. Boschetti, presenta anche una perizia di spesa di materiali e di manodopera per un totale complessivo di lire 14.104,85.

I lavori vennero iniziati e terminati entro l’anno 1898, però restò in sospeso un tratto nella parte centrale del progetto, di m. 203,50 che fù abbandonato per difficoltà insorte con i frontisti.

Segue un elenco delle persone che hanno lavorato nel mese di giugno 1898 e la paga percepita, erano tutti contadini che prestavano la loro opera un giorno alla settimana per una paga che si aggirava da una lira a 1,60.

Terminati i lavori, il 13/04/1898, l’Onorevole Conte Felice Piovene notifica all,amministrazione comunale di assumersi tutte le spese della suddetta strada, a sua volta l’amministrazione delibera di proclamare il conte Felice Piovene benemerito del paese di Brendola, conferendoli una pergamena ricordo firmata da tutta l’amministrazione e di indire una festa per l’inaugurazione della strada, invitando il Piovene e mettendo a disposizione la somma di lire 400 di cui metà per la festa e l’altra metà da erogarsi a scopo di beneficienza.

Il 3 sett. 1898 venne stilato un avviso per l’invito alla festa di inaugurazione, fissata per il giorno 18 sett. Alla cerimonia parteciparono una cinquantina di personalità, da Brendola, Arcugnano, il Prefetto, il responsabile provinciale e un folto gruppo di paesani dei due paesi.
La cerimonia ebbe inizio alle ore 9 partendo dal Municipio e proseguendo a piedi per la nuova strada Strabusene fino al confine dove ci fù l’incontro con l’Amministrazione di Arcugnano.
Alle ore 12 il pranzo in una sala del Municipio, alla sera musica con il corpo bandistico di Brendola diretto dal Conte Piovene, giochi popolari e infine i fuochi d’artificio.
Nel 1903 viene fatta una perizia di spesa per completare i restanti m.203,50 di strada, rimasti in sospeso, e dopo aver ottenuto il consenso da parte dei frontisti, il lavoro venne eseguito successivamente in economia. (vedi relazione di perizia anno 1903).
I Brendolani della parte nord del paese, per recarsi a Vicenza in quei tempi, usavano spesso questa strada dei covoli e crosetta che continuava passando per il Malpasso, (ove esisteva una chiesetta segnalata su vecchie carte geografiche di Vicenza e territorio, vicino all’attuale chiesetta di Salveregina) per poi scendere alla Tramontana, Nogarazza, S.Agostino e Vicenza. Nella pineta di Brendola, appena superato il valico che porta a Salveregina, esiste ancora il cippo in marmo che segnala il bivio