GABRIELLA PAGANIN

 

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

 

Brendola costituisce una realizzazione urbanistica ed artistica con ricchezze che si integrano nel tessuto storico e paesaggistico vicentino, determinando un carattere d’insieme unico.

Testimonianze preziose del passato sono ovunque presenti nel suo territorio: pensiamo ai ritrovamenti risalenti all’età del bronzo, a quelli dell’epoca paleoveneta o romana, alla struttura urbana di epoca medioevale che ha il suo “centro-simbolo” nella Rocca dei vescovi e costituisce il nucleo originario del paese, arricchito in seguito dalla costruzione delle numerose ville patrizie che ospitarono alcune tra le più illustri e potenti famiglie vicentine. Tutto ciò fa di Brendola un punto fermo nello studio della storia del vicentino.

La chiesetta di S. Maria Annunciata, dei Revese, è un esempio di questa ricchezza-eredità del passato, forse il più prezioso e architettonicamente perfetto, quasi una rarità di fronte alla quale ci auguriamo che scaturisca non solo la nostra orgogliosa ammirazione, ma anche il desiderio di altro conoscere e valorizzare del nostro territorio.

Nei ricordi della gente, legati alla chiesetta Revese, sono rimaste alcune parole usate nel dialetto popolare: la chiamavano “cesola” o “cesotta”; esiste poi in qualche anziano il ricordo che da essa partissero o sostassero le annuali processioni dette “rogazioni”, ma poi è comune memoria di averla sempre vista chiusa e poi in stato decadente.

Grazie ai recenti restauri, l’oratorio è stato riportato, se non all’antico splendore, certamente ad un aspetto più decoroso e almeno adeguato alla preziosità dell’edificio.

Ciò permette ora di poterlo visitare, ma occorre pensare ad una valorizzazione futura.

Uno degli scopi, oltre l’intenzione divulgativa del nostro lavoro, è la speranza che quanto scritto possa varcare le soglie del territorio comunale per diventare oggetto di interesse ed attenzione di altri enti ed organismi a dimensione provinciale e regionale.

In questa prospettiva proponiamo un breve itinerario turistico attraverso i luoghi dove si possono ammirare e confrontare opere degli stessi artisti che hanno lavorato nella realizzazione della chiesetta Revese:

• a Lonigo, sulla strada per S.Bonifacio, la Chiesa della Madonna dei Miracoli di Alvise Lamberti;

• a Cornedo Vic., nella Chiesa parrocchiale, La Mistica Concezione di G. Buonconsiglio;

• a Montecchio Maggiore, nella Chiesa di S. Pietro, la pala d’altare di G. Buonconsiglio;

• a Vicenza, nella Basilica di M. Berico, l’altare della Pietà di Alvise Lamberti.

Con questo quaderno gli autori non pretendono di dirimere e risolvere tutte le conoscenze ed informazioni in merito alla storia della “Chiesetta Revese”, che sicuramente sarà oggetto di altre ricerche e scoperte.

In un tempo storico in cui preme soprattutto la soddisfazione di esigenze contingenti sollevate dal consumismo, sembra forse troppo anticonformista l’iniziativa di un lavoro,pur semplice, che farà riandare con il pensiero a momenti tanto diversi dai nostri. Siamo però convinti che proprio dalla contrapposizione della vita attuale con quella passata, riferita a cose conosciute e tangibili, ciascuno di noi potrà meditare e trarre utili conclusioni e, anche per i giovani, sarà spunto per partire dalla conoscenza del proprio paese verso la progettazione di nuovi orizzonti di spazi paesaggistici e di vita umana e sociale.

È opportuno ricordare che questa pubblicazione dell’associazione Laboratorio Brendola si affianca alla realizzazione di un pieghevole e di un poster che illustrano sinteticamente e graficamente la chiesetta Revese.

Si ringraziano quanti hanno collaborato alla realizzazione del pacchetto illustrativo, in particolare Dario Muraro, Antonio Matteazzi, Eugenio Matteazzi, Flavio Dal Lago.